Erano molti anni che a Là Mucone mancava un assessore. Molti anni se si considera, come fanno in molti e probabilmente a torto - Amedeo Gabriele "n'acrese", nonostante sia originario di Serricella.
Molti anni se glissiamo sulla parentesi del '98 dello stesso Gabriele e di un certo Ing. Spezzano, originario di Pastamolla. Molto, troppo tempo ed ecco il momento di Salvatore Montalto, 50enne noto imprenditore, "nato e pasciuto" al di là del fiume, con delega a Sport, Spettacolo e Periferie.
Diciamo subito che non sarà facile per l'indomabile neo assessore cimentarsi con il prestigioso compito assegnatogli; vuoi per la salute purtroppo non eccelsa; vuoi per l'inesperienza amministrativa; vuoi per perché, dicono taluni, è un uomo del popolo che non ha studiato tanto e si sentirà a disagio fra i vari Dott e Professionisti con la P maiuscola. Intanto a suo merito - a testimonianza del fatto che i titoli culturali in politica contano solo se sono suffragati da un certo "fiuto" - è riuscito là dove avevano fallito in molti.
E' arrivato - grazie anche ad una tenacia inossidabile, a diversa anni di integerrima militanza e al fraterno rapporto che intercorre con il segretario provinciale del suo partito - là dove hanno sempre mancato, giusto per fare qualche nome, lo storico segretario dei Ds Giuseppe Crocco - impiegato statale con la passione della politica - Angelo Gencarelli ora Forza Italia - vera e propria potenza elettorale di Là Mucone dato in ribasso dopo l'abbandono della nave trematerriana - Angelo Gencarelli ora Idv, stratega tra i più lungimiranti ad Acri, in odore di Consiglio Provinciale. Montalto dice che punterà molto sulla presenza costante nel territorio e, c'è da giurare, non si mangerà la parola visto che fa un lavoro che da decenni lo porta a girovagare negli angoli più remoti di Acri. Certamente è un assessore "sui generis", che da buon comunista vorrà ergersi a rappresentante del popolo e nel fare questo porterà acqua al mulino del PdCI.
Montalto, inoltre, si avvarrà scuramente di un entourage tecnicamente preparato: questo, unito al suo entusiasmo ed al suo pragmatismo, potrebbe far si che diventi un buon amministratore. Alla faccia delle orde di politically correct e radical chic che hanno strizzato il naso!!!
Intanto, se dalla stessa parte della barricata il costruendo Partito Democratico lamuconese rovina il sonno a molti militanti diessini, dalla parte opposta si fa piuttosto notare una singolare "bandiera" dell'Udc, che aleggia spavalda in un posto dove non può non essere notata.
Dopo la debacle del partito causata dall'abbandono quasi in blocco del nutrito gruppo del consigliere Gencarelli, lo scudo crociato potrebbe star preparando la rinascita, sebbene, i contorni che la potrebbero connotare sono difficilmente ipotizzabili. C'è però la novità, appunto, di una bandiera messa in bella vista a ridosso del bar Gaccione, in c/da San Martino. Sembra che sia stata issata da un militante irriducibile in concomitanza con la festa acrese del partito e sembra, che tutto sia avvenuto con il bene placido dello stesso Bar Gaccione. Quelli che sanno sempre tutto dicono che la bandiera è il segnale che si sta preparando un nuova corso all'insegna di un rinnovamento più che mai "Forzato". La location sarebbe la stessa che per diversi anni aveva ospitato la Democrazia Cristiana.
La domanda sulla bocca di tutti è una sola: sono rimasti abbastanza soldati per mettere su un piccolo esercito….? La curiosità di chi si interessa di politica e tanta. Tanta quanto quella sul nuovo assessore…. Tanta quanto - a Là Mucone e su tutto il territorio acrese - quella sull'ipotesi di riduzione/abolizione indennità per i consiglieri comunali.
Non avranno - come non l'avrebbero parecchi - gli "attributi" e la stoffa per farlo. Miccia accesa dal consigliere Manes, che, al di là del fine nobile della proposta in cui certamente crede, dimostra ancora una volta di saper prendere la palla al balzo con grande tempismo e di saper entusiasmare la folla…
Per il Marketing politico, Voto 10.