Nell'acceso ed interessante dibattito politico abbiamo ritenuto opportuno ascoltare, dopo la voce dello Sdi, quella dell'Udc, ovvero quella del capogruppo Lello De Vincenti.

Consigliere De Vincenti, per la seconda volta consecutiva la maggioranza è costretta ad approvare un documento di bilancio con soli 10 voti su 21.
Il fallimento politico amministrativo di questa giunta è stato già certificato da alcune componenti della stessa maggioranza. Prima si è staccata Idv poi c'è stato un duro intervento del segretario dei Ds, quindi la presa di distanza della Margherita, senza dimenticare che il consigliere di Rc, nella seduta di approvazione del bilancio consuntivo, ha abbandonato l'aula e il documento è passato grazie alla presenza di un consigliere di minoranza che, a sorpresa, ha assicurato il numero legale. Una maggioranza politica vera non esiste da parecchio tempo e solo un collante particolare speciale riesce a tenere unita questa coalizione. Potere, interessi, paure, ognuno può dedurlo dai comportamenti dei singoli attori politici. Responsabilità vorrebbe che, chi è fuori da questi giochi, venisse allo scoperto e tentasse di raddrizzare la rotta oppure di mettere fine ad una navigazione che sta provocando danni enormi alla città.
Ma il rimpasto di giunta non doveva portare serenità nella maggioranza?
Già in condizioni normali un rimpasto provoca malumori e mugugni in chi viene sostituito e lotte fra chi aspira alla designazione. Nella nostra realtà la situazione assume contorni tragicomici. C'è un sindaco che prima ricatta i partiti facendoli spaventare con possibili dimissioni fino a quando i partiti stessi ed i singoli consiglieri capiscono che il nostro eroe non ha alcuna intenzione di dimettersi e allora le loro pretese diventano sempre più pressanti. Il primo cittadino, per amor di poltrona, si rimangia tutto quanto ostentato e oggetto di improvvisate conferenze stampa, diventa forte con i deboli, ovvero con i partiti della coalizione che non sono rappresentati in consiglio comunale, e debole con i forti accettando l'imposizione del consigliere di Rc che altrimenti non alza la mano.
Dopo tre anni il suo giudizio è negativo.
Denunziamo da tempo ed in ogni occasione un' incomprensibile e netta volontà da parte dell'amministrazione comunale di essere discontinui non solo nelle iniziative politiche, com'era giusto, ma anche nell'amministrazione della città, che ha portato giunta e maggioranza a stravolgere tutto quello che il precedente governo aveva progettato e fatto finanziare. Il Psu è stato completamente stravolto e l'unica opera in via di realizzazione è un ascensore in sostituzione delle previste scale mobili. Il tracciato della S.S. 660 è stato trasferito alla Provincia che ha progettato un' incomprensibile galleria in una montagna in frana mentre la Sibari-Sila è diventata un ammodernamento della San Demetrio Corone - Sant'Angelo. Nelle scuole regna il caos più totale, la media Padula è allocata in locali di fortuna e parte del liceo scientifico si trova nel palazzo Falcone. potrei continuare a lungo ma da questa breve disamina esce fuori un sindaco senza autorità né autorevolezza, senza idee e progettualità. Spero ne prenda coscienza.