La rivisitazione della nuova giunta, se da una parte ha lasciato soddisfatti alcune forze politiche ( Rc e Udeur su tutti ) dall'altra ha scontentato altre.
Verdi e Margherita, all'indomani delle nomine effettuate dal sindaco, si dimostrano perplessi e amareggiati e a questo punto chiedono la testa dei loro assessori. Le riconferme di Monaco e Capalbo hanno fatto infuriare ambientalisti e diellini.
Quest'ultimi intendono rispondere alle dichiarazioni del loro ex assessore e sostengono che il primo cittadino non ha rispettato le indicazioni del partito che, come richiesto anche agli altri partiti di governo, aveva proposto un'ampia lista di papabili assessori di cui Capalbo non ne faceva parte . Dl va giù duro e si rifà ai documenti sottoscritti anche dal primo cittadino per dimostrare di avere ragione.
"Vorremmo sapere - si legge in un nota - a che titolo il dott. Capalbo compare all'interno dell'esecutivo visto che il direttivo, in data ventitre settembre, lo ha sfiduciato. Ciò nonostante egli afferma che rappresenta la Margherita. Sempre lo scorso ventitre settembre il direttivo, in vista del rimpasto di giunta, aveva deciso di indicare tredici nominativi che sono stati consegnati al sindaco nella tarda serata. In quella occasione il direttivo, inoltre, ha evidenziato che l'assessore Capalbo ha sempre dimostrato scarsa partecipazione a tutte le iniziative del partito, non ha in alcun modo favorito la condivisione in merito alle scelte operate dall'amministrazione comunale, non ha operato in modo da creare la necessaria sinergia tra gli organismi di partito ed i livelli istituzionali e quasi sempre non ha svolto attività di supporto informativo per operare scelte oculate e partecipate. Per questi motivi, alla fine della riunione, si è deciso di sfiduciare il dott. Capalbo e di deliberare una lista di tredici persone che, la sera stessa, è stata consegnata nelle mani del sindaco che il giorno dopo ha provveduto a contattare alcuni dei nominativi indicati. La riconferma del dott. Capalbo, al quale in data ventiquattro settembre è stata comunicata la sfiducia ed è stato invitato alle dimissioni, rappresenta, quindi, una sorpresa anche perché al sindaco è stata indirizzata una missiva, attraverso l'ufficio protocollo datata venticinque settembre con n° 016726, nella quale si faceva sapere che il partito non voleva esser più rappresentato dall'assessore uscente. Il primo cittadino- prosegue la nota Dl - non ha preso in considerazione il documento che egli stesso ci aveva chiesto attuando un modo di operare davvero strano proprio in una seduta consiliare dove si parlava di etica e moralità. Forse ha ragione qualche consigliere di opposizione quando afferma che non avendo consiglieri Dl non può ricattare? A distanza di tre giorni dal varo della nuova giunta non sono giunte né le dimissioni di Capalbo né la revoca del sindaco. Naturalmente - conclude la nota Dl - ciò rischia di pregiudicare quel rapporto di fiducia e di collaborazione in vista anche del nascente Pd."
Di seguito vengono riportati tutti gli atti relativi alla questione.