Chi si aspettava la svolta è stato tremendamente deluso. In alcuni ambienti politici la verifica politico ed amministrativa, durata lungi sette mesi, viene giudicata una farsa. Non vi è stato, infatti, né il rimpasto né l’azzeramento. Eppure di entrambe le cose i partiti dell’Unione ne hanno parlato a lungo con il primo cittadino che aveva sposato la causa. La rivisitazione dell’esecutivo ha fatto registrare, invece, qualche lieve ritocco e adesso alcune forze politiche sono già sul piede di guerra “perché il sindaco non ha rispettato gli impegni e le indicazioni.”
Dl e Verdi storcono il naso, annunciano battaglia e prendono le distanze dai rappresentanti in giunta. Effettivamente vi sono delle contraddizioni che meritano una riflessione. Se sono stati confermati quattro assessori su sette allora significa che finora è andato tutto bene. Ma, in realtà, così non la pensavano i partiti di governo che chiedevano un ricambio per il rilancio dell’azione di governo. Ed, invece, non è cambiato granché. Ma se tutto è filato liscio perché a Capalbo gli è stata revocata la delega degli affari legali e del personale? E perché il sindaco si è piegato alla richiesta di Pettinato (Rc) e non a quella dei Verdi che chiedevano l’azzeramento? Come mai il neo assessore Fabbricatore (Udeur) si occuperà di personale e di affari legali quando, invece, aveva chiesto, ed ottenuto, i lavori pubblici? E come mai, sebbene è il suo partito ha ammesso di non aver ottenuto grossi risultati nel campo dell’urbanistica e delle attività produttive, l’assessore Monaco è ancora al suo posto? Secondo indiscrezioni il sindaco starebbe già pensando ad un cambio di deleghe.
Da questa vicenda la maggioranza ne esce a pezzi e dimostra di essere fragile tanto che gli equilibri di bilancio sono stati approvati con soli dieci voti a favore. Prc e Pdci, comunque, hanno ottenuto quello che volevano. L’avvicendamento in cambio dell’alzata di mano. Il neo assessore Montalto ( Pdci ) è fiero; “ringrazio il sindaco per la fiducia e tutot il partito per avermi indicato quale successore di Gabriele. Un grazie lo rivolgo anche ai segretari provinciali e regionali ed agli elettori che nel 2005 mi hanno consentito di ottenere un discreto consenso che mi ha permesso di poter chiedere più visibilità. Sono soddisfatto delle deleghe – dice ancora Montalto – e posso assicurare la mia presenza continua e costante su tutto il territorio dove spero di trovare la collaborazione dei cittadini.”
Poi polemizza con il suo predecessore; “non è vero che il dott. Gabriele non è stato avvertito di quello che stava per accadere. Sapeva di questo cambio da molto tempo visto che è frutto di un accordo interno che risale al 2005. Il giorno prima del consiglio il mio segretario locale ha cercato di rintracciarlo in tutti i modi ma non si è fatto trovare.
Penso, però, che il dott. Gabriele sapendo della vicenda avrebbe dovuto presentare le dimissioni già nella giornata di lunedì mattina evitando, così, l’incidente diplomatico in cui è incappato.”