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Fumo, fumo, fumo e poi ancora fumo.

Democratici di Sinistra - Acri
Foto © Acri In Rete
Il documento dell’UDC dal titolo “gestione fallimentare delle infrastrutture varie” meriterebbe solo un sorriso di comprensione. Tuttavia il rispetto dovuto alla verità ci impone una replica.
Viviamo in un’epoca in cui, persino negli spettacoli di musica leggera si vedono alzarsi cortine fumogene con evidenti intenti, immaginiamo cosa possa avvenire in certi ambienti politici dove, per tempo, il fumo non solo ha occultato quanto è stato venduto e continua ad essere spacciato per oro colato.
Ci permettiamo di confutare punto per punto le falsità dell’UDC. Non ce ne vogliano ma quando si lancia un boomerang, le conseguenze dovrebbero esser e abbastanza prevedibili.
1) la S.S. 660: ci dispiace ricordare che i 15 milioni di euro dell’ANAS a cui si fa riferimento sono quelli sottratti dalla Finanziaria “Trematerra” del 2005 come è ormai arcinoto e facilmente verificabile dagli atti.
2) A proposito di Sibari – Sila qualche dirigente UDC, noto per avere la parola – e lo scritto – più veloce del pensiero, si è impelagato in delle affermazioni che definire farneticanti è persino riduttivo. Siamo, pertanto, costretti a ricordare che una delibera CIPE del 2002 assegnava 20 più 9 milioni di euro per il tratto che va dal Km 0 al Km 5,4. Siamo sicuri che ai dirigenti UDC non occorra precisare che quel tratto nulla ha a che fare con Acri e il suo comprensorio. Questo è quanto era stato votato da chi “ha molto a cuore le sorti della nostra città”. A riprova di quanto scritto esiste sulla scrivania dell’On. Luigi Incarnato la richiesta dell’On. Mario Oliverio, finalizzata all’utilizzo di quei fondi, che per colpa del “dolce dormir” della Destra, rischiano di perdersi se non utilizzati entro il 31/12/2007.
3) Sul fatto che la Sibari – Sila investirebbe il tratto Sant’Angelo – San Demetrio e non Duglia, ci permettiamo di ricordare a chi gioca ad atteggiarsi nel ruolo di “Alice nel Paese delle Meraviglie” che solo per saltare Duglia ci sarebbero voluti 100 milioni di euro. Ecco perché, dopo che il Sindaco, il Presidente della Provincia e L’On. Incarnato si sono mossi si è cercato l’unica soluzione possibile per non escludere il nostro territorio ed è stata vagliata ed accettata l’opzione Sant’Angelo. Ma capiamo che sui rilievi pratici l’UDC ha qualche problema, come dimostra un altro triste capitolo della loro scellerata gestione, cioè la S.S. 660.
4) C’è dell’amaro e persino del tragico nell’involontaria comicità dell’UDC quando afferma, mentendo, che con 20 milioni di euro sarebbero riusciti a realizzare un tragitto scellerato fatto da 14 viadotti (alcuni dei quali alti anche 50 metri), realizzare 13 rilevati, il tutto per ritrovarsi a poca distanza da dove sbucherà la galleria. In sostanza l’acume e le grandi capacità amministrative del Centro-Destra erano riusciti a partorire un progetto faraonico per arrivare allo stesso risultato con cui si arriverà oggi con la galleria con un tragitto che è lungo poco più della metà. Sui costi del progetto UDC, stendiamo volentieri un velo pietoso per evitare di offendere l’intelligenza degli acresi.
5) Sulla Scuola Media Padula non inveiremo più di tanto per un senso di “pietas”. Ci permettiamo solo di riproporre senza commento il progetto dell’UDC che prevedeva (udite, udite!) con un finanziamento regionale di 1.100 milioni di euro di tombare il Foro Boario con quattro corsi di scuola media, una scuola elementare. A bassa voce facciamo notare che con quei soldi avrebbero realizzato si e no i servizi igienici.
Sempre in fatto di competenza facciamo notare agli acresi che l’UDC aveva la pretesa di realizzare con 600.000 euro di finanziamento l’abbattimento della scuola Padula e la contestuale realizzazione di un centro del pellegrino nonché (dulcis in fundo) l’allargamento e ristrutturazione di tutta Piazza Beato Angelo, compresa l’esistente. Evidentemente si confidava nella reiterazione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Ci viene da ridere quando si parla di alcuni disagi che soprattutto gli studenti del Liceo Scientifico stanno attraversando, ci si dimentica che sotto la giunta di Centro-Destra è stata data una concessione per costruire una scuola nuova sotto un traliccio di altissima tensione. Se c’è stato qualche ritardo nella soluzione di questo problema è solo perché l’attuale amministrazione, grazie all’intervento del Presidente Mario Oliverio, sta ottenendo dalla Terna non lo spostamento di 20 metri dei cavi dallo Scientifico, ma la schermatura e l’interramento di almeno 1,2 km dei tralicci di alta tensione. Se questo non dovesse essere un miracolo diteci voi cosa lo è. Sempre in fatto di edilizia scolastica facciamo notare che dei 9 istituti di scuola materna, elementare e media, collocate nel centro città, che sono sotto la gestione del comune, molti sono già in corso di costruzione o di ristrutturazione e quindi di messa a norma, secondo la legge su queste strutture dopo il terremoto che ha colpito i bambini di San Giuliano.
Gli edifici interessati dalla messa a norma sono:

1) scuola media Padula;
2) scuola elementare Padula;
3) scuola materna Cappuccini;
4) scuola elementare Seggio;
5) succursale della scuola media Leonardo Da Vinci;
6) scuola materna e direzione didattica Jungi.


Se si considera che gli edifici di Pastrengo e della sede centrale della Leonardo Da Vinci, sono già in cemento armato e rispettano la normativa, aldilà di piccoli aggiustamenti richiesti, manca all’appello una sola scuola elementare. Promettendo comunque di cercare i finanziamenti per mettere a norma anche quest’ultima e gli edifici scolastici collocati nelle frazioni, facciamo notare che se non è questa una rivoluzione in materia, che ci fa diventare l’unica città italiana che ha già messo a norma il 90% degli edifici scolatici del centro città, diteci voi cosa lo è.
Lo stesso discorso vale per la realizzazione di una scala mobile che avrebbe richiesto 2 milioni di euro mentre i fondi a disposizione sono, come è noto, 400.000 euro (di cui solo 300.000 mila a carico della regione), ma questo è, evidentemente, per l’UDC solo un particolare.6) Concludiamo ricordando ai dirigenti UDC che colui che identificano come un marinaio dalle promesse fallaci è riuscito in 8 mesi a realizzare un progetto preliminare, il definitivo e l’esecutivo, nonché la gara d’appalto e l’aggiudicazione dei lavori per la S.S. 660. Capiamo che questo può far perdere la testa a chi si è pianto addosso per 5 anni, ma la rabbia andrebbe controllata meglio per evitare magre figure, che finiscono per rendere più amare alcune sconfitte, che solo grazie alla lungimiranza di chi amministra la nostra città oggi non si sono trasformate in una “Waterloo” per tutto il popolo di Acri. Un plauso agli acresi per avere mandato a casa chi ha dimostrato incapacità e pressappochismo in ogni campo.

PUBBLICATO 23/9/2007

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