Comunicato Stampa Letto 1144  |    Stampa articolo

Si mente sapendo di mentire.

Natalino Cerlino
Foto © Acri In Rete
A proposito del comunicato stampa dell'Amministrazione comunale di Acri del 13 c.m. dal titolo "Le critiche al P.S.C. sono fondate su dati tutt' altro che realistici",apparso sui quotidiani locali il giorno successivo, ci pare opportuno intervenire, onde evitare di ingenerare ancora confusione nella cittadinanza, circa la legittimità o meno dell'atto deliberativo n° 71 del 02/05/07, già denunciato dal sottoscritto nel consiglio comunale del 30/06/07. Che l'Amministrazione Comunale sia sorda alle denuncie dei consiglieri di minoranza è risaputo, ma quello che è più grave, neanche quanto queste denuncie, hanno risvolti di palese illegittimità trovano riscontro nell'insensibilità degli Amministratori, che si ostinano a perseguire gli "obiettivi", non curanti delle leggi e regolamenti in vigore per gli enti locali. L'atto deliberativo su menzionato, non trova giustificazione legale sul comunicato stampa dell'Amministrazione comunale, in quanto: Il Comune di Acri è sprovvisto di regolamento che disciplina la materia di affidamento di servizi di qualsiasi importo;

2. l'art. 91 comma 2 del D.l.g.s. 163/06, dispone che per i servizi tecnici di importo inferiore ad € 100.000,00 possono essere affidati dalle stazioni appaltanti , a cura del Responsabile del Procedimento, ad operatori economici che ne abbiano i requisiti, mediante procedura aperta, ristretta o negoziata con bando , nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza e secondo la procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara previa selezione di cinque operatori economici con l'affidamento all'operatore economico che ha offerto le condizioni più vantaggiose o del prezzo più basso o dell'offerta economicamente più vantaggiosa, mettendo a gara i concorrenti selezionati,(Art.56, comma 6 D.l.g.s. 163/2006 ).
Nessuno dei due procedimenti sanciti dalla norma è stato adottato dall'Amministrazione Comunale di Acri. Inoltre come si può chiaramente vedere,dall'enunciato precedente,gli incarichi di servizi tecnici sono demandati dalla legge al responsabile unico del procedimento e non all'organo politico quale la giunta,come avvenuto ad Acri. Dal comunicato, inoltre,ci pare artificioso invocare il rispetto dell'art. 125 comma 9 del D.l.g.s. 163/06 per una molteplicità di motivi:
1. su parere dell'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavoro, forniture e servizi, nell'applicabilità degli incarichi di progettazione all'art. 125 del D.l.g.s. 163/06, al quale fa riferimento l'Amministrazione," recante la disciplina di lavori , servizi e forniture in economia " in merito, in linea generale, si afferma: che difficilmente i servizi tecnici possono essere ricompresi tout court tra i servizi in economia, perché i servizi tecnici sono sottoposti a specifica ed autonoma disciplina ,dove le regole si diversificano a seconda che l'importo stimato del compenso superi o meno la soglia di € 100.000,00 , sia perché l'acquisizione in economia deve essere preceduta da un apposito provvedimento della stazione appaltante, dove si individuano i singoli servizi da acquisire con lo speciale metodo dell'economia , per come stabilito nel comma 10 dello stesso art. 125 del D.l.g.s. 163/06 ;quindi,i lavori in economia non bisogna confonderli con i servizi tecnici,per come fatto l'Amministrazione Comunale di Acri.
2. ma quello che è più grave,nella procedura espletata dall'A.C. di Acri,gli operatori economici non sono stati prescelti in numero minimo di cinque e neanche messi successivamente a gara,ma è stato dato un incarico fiduciario,cosa questa che è stata completamente bandita dalla norma,(altro che trasparenza e correttezza),almeno chè il comune non si doti di un regolamento,e solo in quel caso,fino all'importo di € 20.000,00 ,si può procedere direttamente all'incarico,sempre però a mezzo del responsabile unico del procedimento e non con la delibera di giunta comunale.
In sintesi,quindi,si può abbondantemente concludere, che l'atto deliberativo N°71 del o2-05-07 è illegittimo,sia sotto il profilo formale che sostanziale.
Quanto detto fin qui, non può che non evidenziare la inconsistenza della nota dell'Amministrazione, che fino a prova contraria, da quando il sottoscritto ha denunciato nelle sedi istituzionale opportune ( in Consiglio comunale del 30-06-07 ) il fatto , l'Amministrazione C. non ha adottato nessun provvedimento correttivo in merito, per cui la situazione nella sua interezza sarà valutata nel mio partito per prendere le ulteriori decisioni in merito.
È pure appena il caso di tornare sull'atto deliberativo di Giunta n° 113 del 06/08/07, che seleziona ingegneri appartenenti al vecchio ordinamento ( chi sa perché? ) , forse il nuovo ordinamento d'ingegneria non è riconosciuto dalla Costituzione !
In ogni caso , è tutta l'azione amministrativa, che fa acqua da tutte le parti, in particolare, con l'inizio dell'anno scolastico si sono improvvisate una serie di provvedimenti che creano grandi disagi ai cittadini a partire dal Liceo Scientifico a palazzo Falcone, della scuola media Vincenzo Padula in locali di fortuna, e quindi come tali non proprio conformi alle disposizioni legislative in merito; per arrivare a San Giacomo, dove è stata inaugurata la nuova sede municipale con i servizi decentrati, che prevede , fra l'altro, l'allocazione della direzione didattica elementare in questa struttura, ma che l'attuale Amministrazione sembra voglia utilizzarla diversamente, improvvisando nuovi lavori all'interno della scuola media creando così disordine ai cittadini ed agli operatori del settore , togliendo spazi utili per le attività didattiche, allocando in questa sede la direzione didattica,invece che nella sede progettata e appena inaugurata,con destinazione d'uso: direzione didattica.
Un invito alla sensibilità degli Amministratori, di utilizzare la struttura di San Giacomo con la destinazione del progetto approvato ed inaugurato e non rincorrere creazioni di nuovi locali negli spazi della scuola media,sottraendoli ad altre attività.
Questi sono alcuni dei segnali dell'improvvisazione dell'azione amministrativa, dove la parola programmazione sembra essere sparita dalla scena politica ed amministrativa, anche perché siamo con una Giunta monca di due assessori da oltre sei mesi.

PUBBLICATO 16/9/2007

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