Le critiche rivolte all'amministrazione comunale sul Psc (Piano Strutturale Comunale) sono basate su dati non veritieri, che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti.
E questo è strano, perché disinformano e non rendono un servizio ai lettori che, al contrario, da un giornale cercano un'informazione, almeno quella basata su dati oggettivi, più rispondente al vero.
L'amministrazione comunale in questo caso ha agito nel più rigoroso rispetto delle leggi vigenti, anche in materia di affidamento degli incarichi.
Le critiche hanno riguardato la relazione geologica e geotecnica e quella agro - pedologica, i relativi tecnici e la presunta violazione del decreto legislativo 163/2006.
In sostanza, il problema risiederebbe nell'affidamento degli incarichi professionali a dei tecnici senza il relativo bando pubblico.
Così invece non è stato.
Nel primo caso non si tratta di un nuovo incarico, poiché il tecnico in questione, con relativo bando di gara, espletata nel 1997, era stato incaricato della relazione alla variante generale al Piano Regolatore Generale.
La delibera di giunta è la n. 47 del 23-01-1997.
Nel frattempo, con la legge urbanistica regionale n.19 del 2002, e le relative linee guida, si passava dai Piani Regolatori Generali ai Piani Strutturali Comunali.
In pratica quel tecnico deve fare pressappoco le stesse cose con un nome diverso.
Quindi vi è stata solo la conferma di un incarico affidato dieci anni fa.
Per quanto riguarda la relazione agro - pedologica, in questo caso l'affidamento di un nuovo incarico c'è stato, ma è avvenuto seguendo scrupolosamente le leggi vigenti, con un bando regolarmente pubblicato e adeguatamente pubblicizzato, tanto da interessare tecnici di molti altri Comuni e Regioni.
L'avviso pubblico è del 21-11-2006.
E' stato rispettato quanto dettato dall'articolo 125 del decreto legislativo 163/2006, comma 11: "Per servizi o forniture di importo pari o superiori a ventimila euro e fino alle soglie di cui al comma 9, l'affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistano in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante.
Per servizi o forniture inferiori a ventimila euro, è consentito l'affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento".
In questo caso, in pratica, pur non essendo previsto dal decreto richiamato, l'amministrazione comunale ha comunque attivato lo strumento dell'avviso pubblico per meglio garantire i principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento.
In riferimento a una presunta discriminazione tra gli ingegneri che hanno conseguito la laurea con il vecchio ordinamento e il nuovo, si imbastisce una polemica pur non richiamando alcuno specifico atto amministrativo, ma basandola unicamente su un "pare", riducendo quindi l'informazione a gossip.
Vi è la presunzione di conoscere di quali caratteristiche tecniche abbia bisogno l'amministrazione comunale per un dato incarico, pur non sapendo di quale incarico si stia parlando.
L'amministrazione comunale ha emanato avvisi rivolgendosi specificamente ai tecnici che posseggono la competenze necessarie a ricoprire determinati ruoli, senza discriminare chi quelle caratteristiche le possiede e quindi in grado di offrire precise garanzie professionali.