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Un bilancio di cinquanta incendi

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
E' una triste contabilità quella che Acri si appresta a fare in ordine alla stagione degli incendi. Se l'estate 2007 non è da record, poco ci manca. Lo dicono le cifre: il servizio comunale di Protezione Civile ha registrato più di cinquanta interventi.
L'ultimo, in particolare, è davvero il caso di dirlo, è stato un mese di fuoco: dalla fine di luglio vi è stato un allarme costante. In alcune circostanze si è addirittura fatto ricorso all'esercito, che ha raggiunto Acri con circa sessanta unità e mezzi vari.
Tante le zone colpite: Vammana, Cappuccini, Là Mucone, Settarie, Montagnola, Croce di Greca e San Lorenzo, solo per citare qualche nome. La speranza è che quelli emersi finora siano dati definitivi di una stagione da dimenticare. Tra le note positive, l'efficacia degli interventi e l'efficienza dei soccorritori.
Nessuno ne dubitava, ma anche in questo caso vi è stata la dimostrazione che Acri può contare su un volontariato che risulta determinante in casi di pubblica calamità. Se i danni sono stati limitati unicamente all'ambiente, un contributo decisivo lo hanno dato Volontari dei Vigili del Fuoco, volontari del Gruppo di Protezione Civile, Aspa, Croce Rossa e Gruppo di Radio Emergenza.
La loro opera è stata affiancata a quella del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco di Cosenza, dell'Afor, del personale del Comune, dei Carabinieri e della Polizia Municipale. Senza costoro sarebbe stato un autentico disastro.
Per le dolenti note: vi sono centinaia di ettari di terreno la cui vegetazione è andata completamente distrutta. Occorreranno anni perché il verde occupi nuovamente il suo spazio. Per quanto riguarda le cause, non sono poi tanto dissimili da quelle che hanno originato devastanti incendi in altri centri del Sud Italia. In molte circostanze, se non in tutte, anche se non vi sono dati ufficiali a suffragare l'ipotesi, si è trattato dell'opera di incendiari. I motivi possono essere i soliti, magari in una versione riveduta e aggiornata.
Che il 2007 sia stato un anno da record o l'inizio di un ciclo con cui dover convivere in futuro saranno i prossimi anni a dirlo.

PUBBLICATO 7/9/2007

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