Randagismo sempre più dilagante!
Roberto Saporito
E’ diventato, oramai, un fenomeno dilagante che sta creando non pochi problemi alla collettività. Gli ultimi due episodi dovrebbero imporre alle autorità competenti di prendere le dovute soluzioni. Qualche giorno fa un uomo di mezza età è stato attaccato da due cuccioli di Pit-bull in località Crista, mentre si recava in un bar, che gli hanno provocato un grosso taglio alla gamba. L’altro ieri sera, invece, un bambino di sei anni mentre giocava a pallone all’interno della villetta del centro urbano è stato inseguito da un paio di cani. Il tempestivo intervento del papà ha evitato guai seri. Isolati ma soprattutto in gruppo gli amici dell’uomo fanno paura. Sono cani randagi, abbandonati, affamati ed in periodo di riproduzione. Hanno oramai il controllo del territorio. E le lamentele sono sempre più numerose per la presenza dei quattro zampe in luoghi molto frequentati. Villa comunale, centro storico, piazza Sprovieri e quartieri periferici sono i luoghi preferiti. Nei paraggi dei cassonetti, poi, la situazione è davvero drammatica. Al punto che i cittadini preferiscono abbandonare i rifiuti dove meglio possono. Allarmati, soprattutto, le donne con bambini. Al momento le rimostranze e le denunce non hanno sortito alcun effetto. Comune e Asl sembrano impassibili difronte ad un problema serio. Ed insieme alla paura aumenta anche il pericolo di contrarre infezioni. Se la villa comunale è infestata di zecche e pidocchi la colpa non può che essere di quei cani che nell’ erba trovano un posto dove sostare. Svanita la possibilità di realizzare un canile in località Caccia per il quale la Comunità Montana, nel 2001, aveva stanziato ben seicento milioni, il comune e l’As dovrebbero trovare una soluzione ad un problema serio, annoso e radicato che potrebbe provocare seri danni. |
PUBBLICATO 23/8/2007
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