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Scuola media Padula: i conti non tornano.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Circa tremilioni e duecentomila euro. Tanto costerà demolire la scuola media Padula, costruire la nuova, poco distante dal sito attuale, e nel frattempo garantire le lezioni all’interno di una struttura privata.
La somma, che potrebbe lievitare, è così ripartita: un milione e mezzo proveniente dal finanziamento regionale visto che l’opera rientra nel Psu, programma di sviluppo urbano, un altro milione e mezzo da un mutuo che l’amministrazione comunale ha già richiesto, circa cinquantamila euro, almeno finora, sono serviti ad effettuare lavori di restauro all’interno della struttura privata, un ex sala ricevimenti dislocata su tre piani, ed infine trentamila euro è l’affitto annuo che il comune dovrà sborsare al privato, ovvero circa duemila e cinquecento euro al mese che moltiplicati almeno per tre anni, il tempo minimo necessario per la realizzazione del nuovo edificio, fanno novantamila euro.
L’operazione complessiva di demolizione – trasferimento – costruzione alla fine, quindi, avrà un costo di sei miliardi di lire, di cui più della metà a carico del comune, e con tanti interrogativi e perplessità. Intanto c’è da dire che il progetto originario prevedeva prima la costruzione della nuova scuola all’interno del Foro Boario e poi la demolizione di quella esistente.
L’attuale esecutivo, anche per una questione economica ( fondi insufficienti ha tenuto a precisare sempre il primo cittadino) ha ritenuto opportuno cambiare idea. La soluzione trovata, quella dell’ex ristorante, non è andata giù a molti.
Al momento la struttura non possiede neanche i requisiti tecnici e sanitari quando all’inizio delle attività didattiche mancano appena nove giorni. I circa duecento studenti, i trenta insegnanti ed il personale amministrativo vivono nell’incertezza. I lavori, che prevedono anche la riqualificazione di piazza Beato Angelo, dovrebbero iniziare a breve ma anche su questo aspetto c’è molta confusione. Inizialmente si era parlato di giugno, poi di luglio quindi di agosto ed ora di settembre.
Nei giorni scorsi anche il preside della Padula, Giuseppe Straface, ha alzato la voce ed ha fatto intendere che si batterà per la sicurezza degli studenti e di tutto il personale e che mai darà il via alle lezioni se prima non avrà ricevuto tutte le necessarie garanzie. Qualche forza politica invoca l’intervento della Corte dei Conti qualcun’altra fa notare che l’intervento risulta essere inutile visto che alla fine la piazza e la nuova scuola recupereranno solo alcuni metri.
Qualche maligno, infine, giura che la nella nuova costruzione non ci andrà mai. Forse anche per questo che lo storico istituto ha perso un paio di classi.

PUBBLICATO 21/8/2007

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