"Sai papà abbiamo visitato il Museo di un signore che era molto bravo…"
Sono state le parole di una bimba di 7 anni, mia figlia, pronunciate al ritorno da scuola. Sono rimasto un po' perplesso all'inizio, perché non sapevo che quella mattina era stata programmata una giornata di visita al Museo Civico d?Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo, poi indagando meglio ho capito…
- Risposta. Non pare.

Per cui mi sono prodigato a far capire alla mia bambina che quelle opere erano state fatte da un signore vivo e vegeto. Un artista acrese che si è affermato nel campo della fusione del vetro.
- Risposta. Grazie a Dio.

Devo precisare che l'esperienza è stata molto bella per lei, perché gli insegnanti della sua scuola - elementare - l'avevano portata fuori dal plesso per fare una visita guidata in un grande palazzo storico e aveva visto delle cose belle…
Queste tre righe testimoniano l'entusiasmo, il lato positivo dell'esperienza vissuta, soprattutto la bontà originaria del workshop delle scuole per la Sezione didattico creativa 2006/2007 che si propone con l'intento di avvicinare i ragazzi dai 6 ai 19 anni all'arte contemporanea. I ragazzi delle scuole hanno prima fatto una visita guidata del Museo e dopo in una stanza-laboratorio, alcuni hanno disegnato una delle opere viste altri hanno espresso il loro pensiero scrivendo un commento sull'esperienza fatta secondo il percorso didattico sottoposto.
- Risposta. Grazie.

Fin qua, il lato positivo come dice il nostro Primo cittadino … i nostri figli, come nelle grandi metropoli, frequentano un Museo e si confrontano con le opere in esso contenute … Ma la gestione del progetto con la sua carenza qualitativa e legale è catastrofica!
Iniziamo dal punto cruciale, una telefonata d'invito mi avvisa che ci sarà l'inaugurazione della Mostra del Workshop al quale ha partecipato mia figlia, per cui con vero piacere siamo andati tutta la famiglia a vedere lo "sgorbio" che una bimba piccola ha potuto realizzare nell'enfasi dell'esperienza vissuta a contatto con l'Arte! Uno sgorbio d'autore, molto importante, era di mia figlia cosa preziosa per ogni padre del mondo!
- Risposta. Buon papà.

Sapete cosa ho trovato? Una foto! Si una foto ma nemmeno del disegno, una foto di mia figlia che noncurante dell'operatore disegnava la sua colomba.
- Risposta. Stupore, per non ver letto il programma.

Del suo disegno nella mostra non c'è nessuna traccia! Niente. Tanto non interessava a nessuno, magari era brutto, malfatto, era senza significato, ma era molto, molto importante non per i genitori che magari ne sarebbero stati molto contenti di vederlo - c'eravamo andati apposta - ma per l'autostima del bambino!
E' mancata l'assoluta mancanza di rispetto del bambino. Il suo operato che durante il percorso didattico è stato considerato come parte integrante e principale attore del workshop è stato ridotto a niente!
- Risposta. Si fraintende cosa vuole dire essere protagonista.

Il bambino non ha avuto la possibilità di mostrare ai propri genitori la sua soddisfazione nel mostrare quello che aveva fatto, ciò che aveva realizzato, il suo operato! La mancanza del disegno ha comportato a livello inconscio una perdita di autostima con una totale perdita d'interesse per la mostra, il diniego del suo impegno; i grandi avrà pensato, mi hanno preso in giro, oppure non ho capito bene ciò che dovevo fare e il mio disegno era sbagliato!
- Risposta. Pensiero di padre, anche della bimba?

Chissà cosa ha pensato ognuno dei ragazzi che con grande delusione non ha ritrovato la sua "opera"!
- Risposta. E' auspicabile che ogni bimbo abbia un papà diverso...

E' stato realizzato anche un Quaderno il N° 3 del Museo sulla Mostra con una cernita di disegni che non sono i più belli come dice S. Vigliaturo ma quelli che idealmente li rappresentano tutti.
Sapete una cosa, a parte il carnet di primordine degli Enti regionali, del Ministero per i beni e le Attività Culturali, le Provincie, l'Università ecc troviamo il Distretto di Acri del Rotary International, CEPU e TOP CLASS autonoleggio!!!
Poi mi sorge una domanda, i QUADERNI sono finanziati e quindi divulgati ma, tramite quale criterio?
Gratuito per una migliore diffusione della conoscenza e delle attività del Museo, oppure messe in vendita e distribuiti a pagamento riducendone la possibilità di diffusione?
Io il N° 3 l'ho pagato. Un euro, modica cifra, ma la ricevuta… Dov'è?
Forse in maniera distratta non l'ho notata però in cambio mi ritrovo un buono di consegna con la dicitura: CATALOGO L'ANNO DELLA COLOMBA TOT. € 1,00 .
Diciamo pure che la trasparenza fa acqua e vorremmo vedere pubblicato il Bilancio del MUSEO sul sito ufficiale per poter giudicare se il mio è stato un caso sporadico o una prassi nella gestione del bene pubblico… Perché il Museo è CIVICO non è di Tizio o di Caio.
Dov'è la professionalità quando si permette di fotografare dei bambini, anche se in presenza dei Docenti, e poi si utilizzano le foto per l'esposizione in pubblico SENZA l'autorizzazione dei genitori gli unici legalmente preposti a tale adempimento?
Oppure scrivere come hanno fatto nome e cognome dei minori per esteso sulle pagine del Quaderno senza alcuna autorizzazione. Quaderni stampati al Nord Italia dove l'elenco dei nomi dei bambini è passato per le mani di estranei, e probabilmente inserirti in database a scopo pubblicitario. Quando sappiamo bene che oggi anche la pubblicazione del numero di telefono o l'aver solo contattato una persona richiede l'autorizzazione per il trattamento dei dati per tutelare il diritto della Privacy. Assistiamo invece a comportamenti poco ortodossi con la pubblicazione di foto di minori e del nome e cognome su stampe senza aver chiesto niente a nessuno!
Non sono contrario al Museo e alle sue attività, anche se una Fondazione sarebbe più idonea, ma metto in evidenza la superficialità che circonda questa nostra struttura e la mancanza di controllo che è totale visto il risultato!
- Risposta. Alessandro Feraco, sul museo, lei non è nuovo a porre domande, o di sua mano o per mano dei suoi amici. Proprio sulle "attività" le vorrei far notare che, fino a pochi giorni fa eravate convinti, e lo scrivevate, che il museo non avrebbe, MAI prodotto alcunchè, che avrebbe solo sciupato il capitale comunale. Oggi invece si lamenta anche della cosa positiva che il museo può avere stimati e qualificati "sponsor". In quanto al quaderno-libro della mostra, è certo che tutti capiscano. Un euro è semplicemente un prezzo politico, ed educativo per avere qualcosa di proprio e non regalato, per poi, magari, buttarlo nel primo angolo di strada, proprio perchè non gli si dà un valore.

Cordiali saluti

PS si suppone dal suo scritto, che la mostra le sia piciuta... Visto che dalla foto è riuscito a vedere, cosa che con molta semplicità e purezza d'animo, sua figlia ha disegnato!

Luigi Sposato cittadino assente di Acri