L’ascensore che dovrà collegare viale Calamo con via Padula, all’altezza del Palazzo Padula, in fase di costruzione, è ancora al centro di accese polemiche. Era stato addirittura l’assessore regionale all’urbanistica, Tripodi, a criticare per primo l’opera in occasione di una sua visita istituzionale definendola un obbrobrio mal concepito in un contesto urbanistico ed architettonico che nulla a che fare con quello della zona e sollecitandone, quindi, la demolizione.
Come se non bastasse nei giorni scorsi anche il Dipartimento Regionale di Urbanistica di Catanzaro ammoniva l’amministrazione comunale rea, a suo avviso, non solo di aver modificato l’opera originaria, ovvero una serie di scale mobili, ma di aver violato il protocollo d’intesa del 14/03/2005, ed in particolare l’articolo 8, e di non aver trasmesso tutti gli atti necessari per l’approvazione alla Regione. Da qui il monito di non poter finanziare la struttura che rientra nei Pit e nei Psu elaborati ed approvati dal precedente esecutivo di centro destra. Dopo gli avvertimenti regionale anche l’Udc e Idv criticano la scelta della giunta Coschignano.
Secondo l’Udc “la discontinuità amministrativa di cui tanto si vanta questa amministrazione sta provocando solo effetti dannosi. E l’ascensore e la riqualificazione di piazza Falcone sono solo alcuni esempi di cattiva gestione ma sarà così anche per la realizzazione del centro polifunzionale di Piazza Beato Angelo. Invitiamo sindaco e giunta – scrive tra l’altro l’Udc – a rassegnare le dimissioni.” Per Idv, che è fuori dalla maggioranza dallo scorso mese di gennaio, “dopo quanto dichiarato dalla Regione le spese per la realizzazione dell’ascensore graveranno interamente sulo bilancio comunale e di ciò il sindaco dovrà rendere conto ai cittadini. Che bisogno c’era – scrive Idv – in presenza di un’opera già finanziata di sostituirla con un’altra che non solo potrà essere esclusa dai finanziamenti ma rappresenta uno scempio?”
Idv punta poi il dito anche sull’aspetto politico e rileva come “questa maggioranza, litigiosa ed alla ricerca di innaturali equilibri numerici, stia provocando danni irreversibili non solo perché è incapace di intercettare finanziamenti sovraccomunali ma anche perché rischia di far perdere quelli già ottenuti.” Quanto costerà l’opera e perché il sindaco non è stato chiaro in consiglio comunale?, si chiede Idv che rincara la dose.
“E’ giunta l’ora che i cittadini prendano coscienza del fallimento di questa sciagurata esperienza amministrativa e che il sindaco, che sta manifestando tutta la sua incapacità politica, prenda atto dei guasti che sta provocando e rassegni le dimissioni subito. Idv fa appello al senso di responsabilità di quei partiti che hanno a cuore le sorti della città e dei nostri figli e che, disgustati di assistere passivamente a questo degrado amministrativo, vogliono realmente voltare pagina.” Infine una stoccata prettamente politica – personale.
“Caro prof. Coschignano senza i nostri pochi voti non saresti diventato sindaco. Non rappresenti più la maggioranza che ti ha eletto e sei costretto ad elemosinare e barattare sostegno finanche con quei settori del centro destra che ti hanno avversato nella sfida elettorale.”