"Caro Marco, la tua presenza qui ad Acri da fastidio a qualcuno. Ti prego di non farci caso." "Caro Natale, non preoccuparti, ci sono abituato, per un bel po' di tempo per alcuni compagni di viaggio sono stato una spina nel fianco."
Inizia con toni polemici - sarcastici l'incontro che il segretario nazionale di Italia di Mezzo, Marco Follini, ha avuto con giornalisti, iscritti, simpatizzanti e gente comune. Il padrone di casa, il consigliere provinciale Natale Zanfini, anche lui ex Udc, ha il compito di presentare e moderare il dibattito e nel farlo non manca di far notare che qualche forza politica ( l'allusione al suo ex partito è più di un sospetto ) aveva minacciato di non far sospendere i lavori del consiglio comunale in programma alla stessa ora e nel medesimo luogo.
La soluzione trovata all'ultimo momento ha evitato probabili incidenti diplomatici nella città del senatore casiniano Trematerra. E mentre a pochi metri il civico consesso si occupa di Comunità Montana, o meglio di spartizione di poltrone, il leader di Idm, in poco meno di un' ora, ha parlato di Pd, legge elettorale, pensioni e di governo in genere. Follini giunge alle 21,10, con appena dieci minuti di ritardo sull'orario previsto, accolto dal prevedibile bagno di folla.
Ammaina i circa duecento intervenuti e soddisfa appieno le esigenze dei quattro giornalisti accreditati. La prima battuta è sull'attuale sistema elettorale che "non mi piace, che non fa bene all'Italia e che permette a più forze politiche di stare insieme anche se su tutto la pensano in modo completamente diverso. Meglio un sistema elettorale alla francese o alla tedesca."
Quindi una frecciata alla Cdl che "è prigioniera di se stessa, non riesce a stare al passo coi tempi ed è incapace di dare risposte ai cittadini."
Ma a Follini non ha parole di elogio per l'attuale governo; "non mi convince appieno ma occorre dargli ancora un po' di tempo e di fiducia. Vedremo quello che riuscirà a combinare sulle pensioni."
Il passaggio sul nascente Pd è quello più atteso e più interessante; "occorre chiamarsi fuori dai due Poli con un grande centro, il Pd può essere la Democrazia Cristiana di una volta e Veltroni mi sembra l'uomo giusto per guidarlo."
Innovazione, rispetto, moderazione, solidarietà sono termini che Follini cita spesso e che considera necessari alla politica italiana per uscire dal pantano. "Partire dalle identità per arrivare alle alleanze e non da quest'ultime per giungere alle sudditanze."
E se un giorno anche l'Udc dovesse decidere di far parte del Pd? "Non ho problemi di convivenza se si stabiliscono ruoli e regole. All'amico Pierferdinando dico che il Pd nasce per cambiare e chi auspica ciò non può non condividere le nostre idee."