Quella dei disabili sembra essere una quotidiana guerra contro tutto e tutti, anche per rivendicare diritti che ogni regolamento o legge ti assegna sulla carta. Il punto è che nel passaggio dalla carta alla realtà tutto cambia.
Il principio ben si attaglia alle proteste che Giuseppina De Luca, una disabile acrese, estende ai media, dopo averle gridate contro chi evidentemente nulla riesce a fare per un suo sacrosanto diritto.
Dopo inenarrabili controversie, Giuseppina è riuscita a ottenere un parcheggio riservato ai disabili proprio sotto casa sua.
Lei abita in via Ippocrate, proprio davanti all'ospedale cittadino. Quel parcheggio Giuseppina lo trova sistematicamente occupato, e a nulla valgono le sue rimostranze, perché non è sempre la stessa persona a impossessarsene. A nulla sono valse le lamentele nei confronti dei vigili urbani, e ormai dispera che qualcosa un giorno possano valere.
I suoi vicini le concedono anche lo spazio d'ingresso dei garage, quando il parcheggio è occupato, cioè spesso.
La misura si è colmata qualche giorno fa, quando, trovato occupato il parcheggio, Giuseppina è stata costretta a posizionare la sua auto qualche metro più indietro.
Qualche minuto dopo, il danno alla beffa: la protagonista di questa vicenda kafkiana trova sul parabrezza della sua auto la multa per divieto di sosta.
Anche in questo caso le sue proteste non sono servite a nulla. E' lei che, con comprensibile rabbia, racconta dell'odissea quotidiana che vive quando deve recarsi in qualsiasi parte della città e trova immancabilmente i parcheggi per i disabili occupati dalle auto di chi quei parcheggi non potrebbe occupare perché non ne ha diritto.
In fondo per risolvere questa vicenda basterebbe un pizzico di senso civico e soprattutto qualche multa in più a quanti parcheggiano la loro auto in aree riservate ai disabili e non possono farlo.