Le polemiche sull'ascensore di "parco calamo", a parere dello scrivente, sono assolutamente sterili, rappresentano, invece, il classico pretesto per sparare a zero contro l'amministrazione di turno.
Attenzione, non sto difendendo l'amministrazione attuale, nè l'opera, sul cui impatto visivo, urbanistico ed ambientale, non si potrà mai avere un plebiscito... (de gustibus).
Del resto, anche a Perugia, quando si trattò di costruire un sistema di scale mobili per favorire l'accesso pedonale al centro storico e diminuirne il traffico, le critiche dei "cittadini" (in realtà di pochi politicanti pronti a salire sul carro delle polemiche gratuite) furono feroci. Oggi, però, a distanza di molti anni, le scale mobili che da Piazza Partigiani conducono sul Corso Vannucci, sono portate ad esempio di come la modernità può sposarsi con il passato, al fine di rendere più agevole le condizioni di vita e di mobilità.
Per non parlare, poi, di Parigi: uno dei progetti più controversi degli anni 80 fu rappresentato dalla costruzione di un'enorme piramide di vetro, composta da 673 vetri e alta 21,65 metri, destinata a sorgere nel cortile del Louvre, la Cour Napoléon. L'impegnativo compito, affidato all'architetto Ieoh Ming Pei, ancora oggi desta polemiche forti. I parigini, ormai, sono divisi in due fazioni, quelli a favore e quelli contro. Eppure la piramide c'è e nessuno si è mai sognato di pretenderne la demolizione (costosa quasi quanto la costruzione).
Pertanto, smettiamola con le proteste gratuite, e invece si sbraitare su un intervento di cui non si conoscono, fino al suo completamento, le potenziali utilità, cerchiamo di non tacere su ciò che davvero necessita al nostro paese (collegamenti stradali migliori e più sicuri verso l'esterno).
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio altrui...