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Accordo in diretta durante il consiglio tra Barone e il sindaco.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Doveva essere, anzitutto, la seduta consiliare del Consuntivo, ma anche quella della chiarezza, del fugare dubbi e perplessità riguardo il momento politico attuale, della trasparenza di alcuni consiglieri comunali. Non è stato nulla di tutto ciò. Dal consiglio comunale di sabato emergono, invece, altri rilevanti spunti di riflessione e di dibattito, ambiguità, confusione e contraddizione. Semplici cittadini ma anche addetti ai lavori fanno fatica a capire. Il fatto, poi, che il Consuntivo sia stato approvato con soli dieci voti a favore e grazie alla presenza in aula dell'Indipendente Barone che, pur astenendosi ha garantito il numero legale, non è andato giù a molti consiglieri di maggioranza che non se la sentono di essere tenuti a galla da un consigliere di opposizione.
Lo stesso Barone tiene a precisare che la sua astensione non rappresenta un voto a favore a questo esecutivo e che vuole essere un ultimo gesto di responsabilità e di credito affinché ci sia una inversione di tendenza.
Il sindaco Coschignano è costretto ad incassare le strigliate dei suoi consiglieri oltre che quelle dell'opposizione. Pettinato ( Rc ) boccia l'operato dell'esecutivo e poi abbandona l'aula per protesta contro il sindaco che da quattro mesi gli nega la visibilità in giunta. De Vincenti ( Udc ) e Tenuta ( Fi ) parlano di fallimento politico - amministrativo e di rapporti personali tesi, quindi invitano la maggioranza a rassegnare le dimissioni. Ma anche i consiglieri Morrone ( Pdci ) e Lupinacci ( Ds ) non hanno parole di elogio.
Per entrambi l'esecutivo sta vivendo una vera e propria agonia e necessita di un pronto rilancio per evitare le elezioni anticipate. Per Manes dello Sdi è necessario concludere la verifica anche attraverso una profonda autocritica che coinvolga l'amministrazione comunale, i partiti e i consiglieri "soprattutto per l' estromissione dalle scelte amministrative che hanno mortificato i criteri di collegialità e partecipazione che caratterizzavano le linee programmatiche. Bisogna interrogarsi sui veri motivi di questo forte scollamento - dice Manes - fra i diversi organi istituzionali e le forze politiche che impedisce di interpretare in maniera autentica le istanze dei cittadini."
Da tutte le parti, insomma, parte l'invito di una verifica politica - amministrativa seria ( ma allora fino ad ora è stata una farsa? ) che metta in discussione anche gli assessori. Ma a tenere banco è soprattutto l'accordo materializzatosi sabato scorso in diretta tra l'Indipendente Barone ed il sindaco.
Il consigliere comunale prima attacca e boccia l'esecutivo poi afferma che "è pronto a collaborare previo l'affidamento di un budget."
In aula cala il silenzio, il primo cittadino, che sottolinea sempre di non accettare mai diktat e ricatti, sorride e ringrazia. Affare fatto.

PUBBLICATO 2/07/2007

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