Quando la nave affonda (o sta per affondare) l'equipaggio cede alla plausibile
debolezza di salvarsi la vita, solo i capitani coraggiosi, nell'estremo tentativo
di salvare l'imbarcazione, vanno a picco con essa.
Dietro la metafora navale, con nella mente il kolossal catastrofico Titanic,
si nasconde l'attuale maggioranza alla guida del Comune di Acri che navigando
a vista, rischiando di incrociare sulla sua rotta un iceberg o una di quelle
secche degne della penna di Conrad, fa manovre tanto azzardate costringendo
una parte dell'equipaggio a calare le scialuppe in mare, e un'altra parte a
complottare l'ammutinamento.
Che il nostro Sindaco veleggiasse con un filo di vento non era un segreto, ma
i segnali nemmeno tanto cifrati che stanno mandando gli uomini della ciurma
che di questa nave del centro sinistra sono stati armatori, promotori, timonieri,
o semplicemente ospiti intriganti in feste e banchetti, sono dei più
palesi. Calano le scialuppe in mare indirizzando al galleggiante relitto, senza
più forza propulsiva e senza più vento a favore (praticamente
senza più anima) su cui è rimasto arroccato il capitano con pochi
fedelissimi, delle bordate asciutte e precise che ne compromettono ancora di
più la navigazione.
Manes dello SDI lancia un sermone sui tempi ristretti per una verifica politica
- amministrativa, non risparmiando critiche al suo compagno di viaggio, l'assessore
Falco, col quale evidentemente non comunica più se non a mezzo stampa.
Capalbo dei Ds, forte dei suoi trecento rematori votanti, fa arrivare al capitano
Coschignano il messaggio che "l'azzeramento dell'esecutivo è il
passo necessario per ridare" forza ai motori della nave di centro sinistra,
altrimenti quei motori potrebbero attrezzare altri transatlantici.
Rifondazione Comunista innalza la bandiera della "Correttezza e Trasparenza"
facendoci sentire come ancora in quel relitto di nave c'è un'anima, un'anima
di sinistra, rossa come il sole che taglia il mare al tramonto, facendo arrivare
un fonogramma dove vengono messe a nudo le responsabilità dell'Amministrazione
in merito al "Centro Aggregativo Polifunzionale" Legge 285/97.
Ma Rifondazione arriva in ritardo e sbaglia la sede per muovere le sue belle
parole.
Arrivò in ritardo sulla questione Servizio Civile, arrivò in ritardo
in merito al condono dei Tributi Pregressi e, anche ora, ritarda la critica
e non si assume le proprie responsabilità in merito a queste scelte scaturite
dalla Giunta dove, fino a poco tempo fa, sedeva un suo assessore imposto da
Rifondazione e che rispondeva a tale partito e, comunque, le Delibere di giunta
per conoscenza arrivano ai Consiglieri Comunali e, Rifondazione, è forte
di un elemento in Consiglio.
Dove erano Assessore e Consigliere di Rifondazione quando si decideva del Centro
Aggregativo, del Condono Fiscale e del Servizio Civile?
Perché sul Centro Aggregativo Rifondazione non si è opposta alla
gara d'appalto, denunciandone allora la scorrettezza e l'ambiguità?
Perché Rifondazione non ha fatto sentire la sua voce sul fatto che nel
sociale è improprio e mortificante per le organizzazioni di volontariato
presenti ad Acri affidare i servizi per appalto e magari al ribasso?
Perché Rifondazione non ha detto "a"? E se l'ha detta questa
"a", mi perdoni ma non l'ho sentita, probabilmente perché per
ragioni politiche l'ha solo sussurrata non rendendosi conto che su questi temi
sociali la Giunta e il Consiglio avrebbero dovuto misurarsi e risolverli e,
se incapaci, cadere.
Ringrazio Rifondazione per le belle parole di Sinistra, ma come al solito arrivano
in ritardo e fuori appropriata sede. Riguardo al Sindaco e alla sua nave, o
si allea coi congiuranti, oppure li butta a mare, sperando che non trovino complici
pure nei pescecani.