Se le dichiarazioni al vetriolo di alcuni esponenti della maggioranza incideranno o meno sull'operato del governo cittadino lo si capirà tra qualche giorno. La prossima, infatti, dovrebbe essere la settimana decisiva per chiudere una verifica politica - amministrativa in atto già da diverse settimane. L'altro ieri nella consueta interpartitica settimanale, alla quale ha partecipato anche il primo cittadino, è emerso un dato rilevante. Tutti i partiti dell'Unione, ad eccezione di Idv che dallo scorso mese di gennaio è collocata all'opposizione, avrebbero chiesto l'azzeramento della giunta.
La conferma arriva anche da due autorevoli esponenti della maggioranza come Manes dello Sdi e Capalbo dei Ds. Il sindaco Coschignano non ha potuto fare altro che prenderne atto. Ciò significa che tutti i cinque assessori sono in discussione. Compresi Bonacci dei Ds e Capalbo della Margherita, colonne portanti dell'esecutivo e fino a qualche giorno fa considerati irremovibili.
Ripartire con volti nuovi e qualche riconferma sembra essere la strada scelta. Su questo tutti sono d'accordo. Ciò dovrebbe avvenire entro il venti di giugno. Uno slancio e più linfa lo chiedono i partiti ed i consiglieri comunali per uscire da una situazione di impasse e per mettere da parte contraddizioni, incompresioni ed inciuci. Non sarà un compito facile per il primo cittadino anche in virtù di alcune vicende politiche venutesi a creare di recente in determinati partiti e che hanno provocato ulteriore confusione. Intanto vi sono da rimpiazzare i due assessori dimissionari da cinque mesi. Oliva di Idv e Coschignano di Rc. Al posto del primo dovrebbe subentrare un esponente dell'Udeur.
Più complicata la sostituzione del rappresentante di Rc visto che quello indicato dalla segreteria sembra aver perso quotazioni. Ambigua la posizione dell'assessore Monaco che continua a stare con due piedi in una scarpa. Indicato dall'Ulivo per Acri, Monaco è ora collocato nei Verdi ai quali hanno aderito anche i due consiglieri Vuono e Bruno a cui se ne potrebbe aggiungere qualcun altro.
In sostanza l'Ulivo per Acri non esiste più anche se, il proprio segretario Roselli, partecipa ugualmente alle riunioni dell'Unione.
Capalbo della Margherita non ha referenti in consiglio comunale dopo l'addio di Cavallotti mentre Gabriele dei Comunisti Italiani non gode più della stima e della fiducia del suo partito.
Lo Sdi, invece, sembra essere diviso su Falco e il diessino e fassiniano Bonacci deve fare i conti con la mozione Mussi che ad Acri ha avuto la meglio. Insomma una situazione politica - amministrativa tutt'altro che limpida proprio alla vigilia del consuntivo che approderà in aula la fine del mese e la cui approvazione, alcuni consiglieri di maggioranza, non la danno affatto scontata.