Fumata bianca al di là del fiume. Martedì sera dopo tre tappe in diverse frazioni di Là Mucone, il comitato spontaneo di cittadini "Il Risveglio" ha eletto all'unanimità il suo presidente, nella persona di Giuseppe Faragasso, professore di inglese noto al pubblico per i suoi trascorsi politici( celeberrima la sua oratoria da maestro sofista ). Una scelta quella di Faragasso, che ha messo d'accordo un po' tutti; fortemente simbolica perché ha significato un passo indietro da parte dei promotori - Gencarelli Idv, Gencarelli Fi e Crocco Ds - e quindi un passo indietro delle personalità politiche per dare spazio alla gente. Una scelta quella del professore, fatta per attribuire valenza civica al movimento Il Risveglio, per connotarlo di un identità il più possibile affrancata dai partiti e dagli interessi di parte. Per Faragasso - che potrà avvalersi di tre vice, Salvatore Sposato, Michele Gabriele, Salvatore Guido e Franco Capalbo -
"Il Risveglio è il tentativo di dare voce alla gente, di supplire alle manchevolezze dei partiti, di dare dignità a queste frazioni calpestate storicamente da tutte le Amministrazioni, indipendentemente dal colore politico. Da parte mia la disponibilità a fare crescere il movimento - dice - ma, il mio è un impegno con riserva, destinato a durare solo se vedrò partecipazione popolare, presa di coscienza da parte dei cittadini dell'importanza che riveste il comitato per il futuro di Là Mucone".
Il movimento rievoca, già dal nome, la famosa Sveglia, lista civica lamuconese che alla fine degli anni '70 provò ad alzare la testa nei confronti dei poteri forti del centro urbano, spedendo proprio Giuseppe Faragasso in Consiglio Comunale. Un ricordo quello della Sveglia, che fa presa sul forte senso di appartenenza proprio degli abitanti di queste contrade; sul loro senso di rivalsa, mai del tutto sopito, nei confronti di Acri, del Paese, del Centro, del Potere del Palazzo, considerato da molti alla stregua di un padrone distante e arido di benevolenza, di un tiranno che assume le ruffiane sembianze di un'avvenente fanciulla solo nei periodi elettorali. Ed ora questo Risveglio; che attinge e pesca nel passato; che ha l'obiettivo dichiarato, semmai dovesse riuscire a "farsi le ossa", di trasformarsi da movimento civico a movimento "civico politico".
Il traghettatore Faragasso, che ha alle spalle esperienze politiche di rilievo - consigliere comunale prima con la succitata Sveglia e poi con la Dc, nonché dirigente della stessa Democrazia Cristiana - da un po' di tempo non lesina critiche al sistema dei partiti, considerati "potenti lobby che difendono solo gli interessi dei propri adepti ed incapaci di rispondere alle esigenze reali di un territorio", ha abbracciato questa avventura con orgoglio e con la consapevolezza di poter ancora dare molto a Là Mucone. Ed Acri? La politica acrese e l'Amministrazione Comunale per il momento osservano, cercando di capire la rotta del Risveglio, sebbene, sembra che si condivida il contenitore - il movimento civico spontaneo - un po' meno i suoi promotori, <<troppo politicizzati>> si dice, e, meno ancora il tema trovato per il "lancio", quell'emergenza viabilità, che, a dire degli amministratori, proprio non ha elementi per reggersi nemmeno a voler volare di fantasia. Intanto, in questi giorni, dal comune circolano buone nuove, visto che, pare avviarsi a soluzione definitiva la questione della famigerata "variante cieca" all'interno di Serricella. E questo sarà uno dei temi caldi dell'oramai imminente confronto tra Il Risveglio e l'Amministrazione comunale; confronto, che probabilmente, almeno nel breve periodo, gioverà a tutti. Alla zona: si muove qualcosa e bisogna tenerne conto. Ai promotori: sono pur sempre uomini di partito che danno segnali di operosità; alla stessa Amministrazione Comunale, cui verrà fornita una buona platea per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.