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Violenza ordinaria?

Luigi Algieri
Foto © Acri In Rete
Sui Siti Web di Acri, ho visto e letto, foto e commenti sull'incendio delle tre macchine ad Acri. Come tutti noi, spero che non possano più ripetersi questo genere di fatti. Sono cose assolutamente inaccettabili. Ho pure letto le dichiarazioni dell'Amministrazione.
Il nostro sindaco c'è rimasto, giustamente, molto male. Che ne parli col Prefetto, tra l'altro, è una buona ed indispensabile cosa. È il suo ruolo, è necessita tutta la nostra attiva solidarietà. Bisogna fare di tutto (o quasi) per impedire il ripetersi di questi atti. Sui giornali e TV, anche regionali, leggo, assai spesso, tante brutte notizie sulla nostra malcombinata Calabria. Su tutti questi giovani (e giovanissimi!) calabresi implicati con droga ed altro. (Non sto dicendo che gli incendi, da noi, siano di questo genere; per il momento, non ne conosciamo il perchè e di chi si tratta). Di implicati, insomma, sembra che ce ne siano sempre di più. E sempre più violenti. Vedere il numero, impressionante, di quanti se ne arrestano.
Tutto questo è gravissimo. Tutto questo, è molto triste. Non sarà per nulla facile metterci un termine; viste, anche, le discordie tra poltici; ed i tanti e vari interessi. Cio' detto, sarebbe un errore enorme, tragico, continuare a giustificare l'attuale delinquenza in nome di questa o quella "teoria" psico-socio-politica, eccetera. In nome di convinzioni ideologiche che continuino ad attribuire ogni tipo di scusa, possibile ed immaginale, a chi si serve della violenza contro il più debole. Continuare a fare dei carnefici, delle vittime (o poco ci manca). Vittime... del solito Sistema, onnipresente e spiegatutto; produttore d'ogni male; che tutto decide e tutto impone (come se gli atti individuali non esistessero). Questo ritornello sciagurato, è una delle più grandi semplificazioni che si possano fare. E che si sono fatte, a dir basta, a partire da tante concezioni di Mondi Idilliaci: da costruire... A venire. Sempre a venire.
Basandosi, dunque, su ideologie oltremodo irresponsabili di fronte a quelle che sono certe realtà quotidiane. Grazie ad un buonismo fessacchiotto, particolarmente deleterio. In questo modo, non si fa altro che difendere i più forti, i più violenti. QUELLI CHE NE APPROFITTANO (e come), di tanta altrimenti inesperata comprensione. Di tanta ingenuità ed altra scienza infusa. Di tanta giustificazione. Sistematica... Una vera manna, per loro. Vittime... coloro che in tali situazioni possono imporre le proprie "leggi"? A forza d'andare avanti in questo modo, assolutamente assurdo, si fa anche il gioco, lo sappiamo fin troppo, di quelle posizioni politiche veramente più reazionarie. Politiche o altre. Vedere, ADESSO, il mea culpa della Sinistra, in Francia. A cosa serve proclamare l'uguaglianza eccetera eccetera, quando, nello stesso tempo, si fa poco o nulla per migliorare, effettivamente, le cose? Poco o nulla, dal punto di vista del lavoro e dell'ordine pubblico. E come farlo senza utilizzare la democrazia? E, con questa, delle leggi che, applicate, proteggano la tranquillita necessaria a chi tenta di metter su un'attività o quanto utile dalle nostre parti! - Impossibile vista la situazione generale eccetera? Comunque sia, non ci sono altre alternative. Una signora, un'anziana ad esempio, non sa che farsene di tanti "bei discorsi di sinistra", sui paradisi o mezzi paradisi a venire, se davanti alla sua porta o sotto le sue finestre, si permettono traffici e quant'altro. Senza parlare delle aggressioni.
Qui in Francia, impadronendosi del discorso sulla sicurezza (ripreso, adesso, dalla sinistra), la destra è rimasta al potere; con un discorso basato, appunto, sull'autorita. Ma, ormai, con una durezza impensabile (tranne per l'estrema destra, evidentemente) solo pochi anni fa, persino nel partito del presidente appena eletto. A forza di giustificazioni a senso unico (sulla droga e mille altre cose "rivoluzionarie") si sono permesse cose che non hanno più nulla a che vedere con certa "libertà individuale" tanto invocata. E via dicendo.
In fondo, diciamoci la verità: tutti bravi con i soliti "bla bla da specialista" (certificato o no): ma, in pratica, si sono lasciate marcire tante situazioni. Facendo come se non esistessero. Per non far peggiorare le cose, le persone che si dicono di sinistra, e che non vogliono continuare a fare il letto alla destra, dovrebbero rivenire su terra. Essere molto più realisti. Si puo' essere di sinistra sapendo fare la differenza tra la giustizia concreta e necessaria (in ogni campo, compresa la politica - anche se ad alcuni antidemocratici illuminati appare impossibile), e quella, ideale, che continua a starsene tra le nuvole.
A forza di volere paradisi impossibili su terra, questa puo' trasformarsi in un inferno.

PUBBLICATO 11/5/2007

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