UDC: Non c'è sordo peggiore…..

Un vecchio adagio recita: "non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire" e ben si adatta all'atteggiamento dell'UDC, che continua a fare orecchie da mercante e, sfuggendo per l'ennesima volta ai fatti, a riproporre il solito cliché.
Eccoli, quindi, di fronte a rilievi circostanziati e precisi, sfuggire e ripetere la stessa litania.
A tutto c'è un limite, però, anche alla decenza! E ancora una volta è stato superato.
Non vogliamo inveire più di tanto su un partito e una coalizione che, non solo perde i pezzi per strada, ma è anche di memoria corta.
Ci permettiamo, pertanto, di rinfrescare alcuni punti essenziali della storia recente e passata dell'UDC a presente e futura memoria.
E' un dato che l'attuale opposizione in consiglio comunale si è praticamente sciolta come neve al sole, e l'UDC risulta pagare il prezzo più alto, avendo perso, a quanto pare, tre consiglieri.
Ma di questo non si fa cenno nell'ultimo comunicato, secondo lo stile ormai consolidato di negare sempre e comunque, anche l'evidenza.
Per chi non lo ricordasse, ci teniamo a far rilevare che la precedente amministrazione di centro-destra, partita in tredici con il sindaco è finita in nove (avendo perso per strada pezzi importanti).
Anche questo evidentemente per l'UDC è roba da curiosi di storia patria e "topi di biblioteca"…….
Stanchi di riproporre continuamente interrogativi che non trovano risposta, stavolta ne facciamo a meno.
Non si può rincorrere continuamente l'UDC con fatti e rilievi circostanziati e assistere a comunicati nei quali di tutto si parla tranne che dei fatti.
Ci piace fare un solo esempio di come si continua a sfuggire ai fatti, riproponendo per l'ennesima volta un quesito ormai usurato:
Avete più volte affermato in consiglio comunale, a proposito di "Acrinscena", di avere chiuso la manifestazione in pareggio.
E' stato in più occasioni dimostrato in maniera inoppugnabile che sul tema esiste un deficit di oltre 300 mila euro.
A questo punto l'UDC ha due strade: la prima è quella di dimostrare che l'amministrazione comunale afferma il falso; la seconda sarebbe quella di ammettere, finalmente, l'errore, dando un ottimo esempio di onestà intellettuale e di rispetto per quel popolo di cui spesso vi riempite la bocca.
Non è nostra intenzione riaprire la polemica sull'estate acrese.
L'esempio ci è servito solo per far capire che il confronto con l'opposizione andrebbe impostato in maniera diversa, ossia sui fatti e non sulle chiacchiere.
Due parole prima di chiudere su alcune "bestemmie" proferite nell'ultimo comunicato.
A proposito di bilancio fantasioso, non si può affermare che il bilancio 2006 non quadra per un mancato introito di 1,5 milioni di euro.
Una simile affermazione imporrebbe una logica consequenzialità: ossia il ricorso alla Corte dei Conti.
Sulla rinegoziazione dei mutui, l'UDC ha perso un'altra occasione per tacere, parlando solo delle cose che conosce.
Un politico attento, infatti, si sarebbe documentato prima di uscire con grosse sciocchezze.
Si dovrebbe sapere, a riguardo, che non si è trattato di un indebitamento, ma di avere semplicemente seguito i consigli della Cassa Depositi e Prestiti (leggi Ministero del Tesoro, quindi l'allora governo Berlusconi) di rinegoziare i mutui, portando il tasso d'interesse da oltre il 5% a meno del 3.8%.
Siamo sul piano dell'aritmetica, quindi dell'esercizio matematico alla portata di ognuno, e chiunque si può rendere conto dell'enorme vantaggio insito in questo atto.
Non siamo stati noi ad aprire questa polemica con l'On. Michele Trematerra e l'UDC, ma l'abbiamo subita poiché è stato riversato sul centrosinistra e sull'amministrazione comunale un cumulo di inesattezze.
Ci auguriamo, per il futuro di potere aprire un confronto fattivo e, se ci è consentito, su un piano più alto con l'opposizione.
Noi continueremo a sperarci fino in fondo.