Caro Natale, sì conosco Natale da 16 anni, ti ringrazio per il tuo intervento, insolito, fuori dal comune, per me, come credo per tanti, anche inaspettato.
Dico questo perché, cogliendo a pieno lo spirito di questo nuovo mezzo, che ci mette in comunicazione a centinaia (e più) chilometri di distanza, che ci da l'opportunità di creare una "piazza" virtuale, meglio però dal punto di vista della chiarezza perché ci obbliga (per fortuna!) a scrivere le cose che pensiamo, ci offri un'idea. Anzi molto più di un'idea, un metodo, uno strumento, la possibilità di riflettere sulle potenzialità della nostra "città" e del nostro territorio, un possibile progetto.
Qualcosa di non concluso, qualcosa da costruire insieme a chi ci sta, a chi ha voglia di provare, di mettersi in discussione. Io ci sto, come singolo cittadino! Per quello che potrò, per le persone che riuscirò a convincere, anche solo a trascorrere qualche tempo ad Acri, per passeggiate lungo sentieri dimenticati, tra sapori speciali, per visitare luoghi e musei.
Infatti, ho sempre pensato (e l'ho sempre vissuta come esperienza diretta) che per tutti coloro che non vivono per diverse ragioni ad Acri (l'avrà pensato anche Charles Atlas!) a quanto sia emozionante poter far visitare, almeno per una volta, il proprio Paese; agli amici, ai colleghi di lavoro, al "forestiero" a cui tante volte abbiamo raccontati "il posto da dove veniamo". Definisco spesso quelli che vivono fuori come dei potenziali "megafoni" sparsi per l'Italia, l'Europa ma anche nel mondo. "Emigranti" come fattori di amplificazione delle informazioni e delle notizie ma anche come possibili attori attivi nello sviluppo di idee, nell'investire risorse.
Quindi oltre a costruire il Sistema alla Base del Progetto, va pensato un modo per coinvolgere i portatori di interesse, in termini economici "gli stakeholder" esistenti e da attivare. Infatti proprio uno degli obiettivi, che a mio avvio è invece un punto di partenza, da te citati è "rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che intervengono nella progettazione e nell'attuazione di azioni di sviluppo locale e tra tutti gli operatori economici, sociali ed istituzionali che si occupano di sviluppo locale e marketing territoriale"; buoni frutti possono venire sicuramente se ci sarà la condivisione e la consapevolezza di tutti i possibili attori in campo sugli obiettivi e le finalità di un progetto simile.



Il progretto può essere visto come un sistema complesso di azioni che partono da determinate necessità e volontà (gli input), di vincoli dovuti alla complessità di ogni sistema, che utilizza un certo numero di risorse materiali ed immateriali, che è rivolto alla creazione di valore attraverso le proprie azioni (gli output).
Natale ci ha dato l'opportunità di riflettere su molti input, di renderli chiari visto che ancora ne abbiamo bisogno, ci ha prospettato un modo di lavorare.
Per farlo credo debba essere costituito un luogo virtuale e reale, che possa essere catalizzatore del possibile lavoro. La forma migliore potrebbe essere un consorzio misto pubblico/privati!
Un soggetto che possa muoversi come un Processo, come se fosse un'impresa . . . perché un'impresa è anche e pur sempre "un'opera importante e di esito incerto, alla quale con speranza ci si accinge".


Buon lavoro

Giuseppe Forte
Capo Gruppo de l'Ulivo Comune di Pisa

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