Internet per molti, la maggior parte, di noi è diventato, negli ultimi anni, uno strumento fondamentale di comunicazione e di lavoro. I dibattiti politico-culturali, anche nel comune di Acri, sono animati dal proliferare continuo di newsletter, forum, blog e noi, tecnici, studiosi, semplici curiosi, dedichiamo molto tempo delle nostre giornate a leggere notizie, a consultare archivi virtuali. Questo scenario, però, offre ai nuovi gruppi sociali degli internauti e dei lavoratori precari, insieme ai vecchi gruppi degli studenti fuori-sede e degli emigranti, la possibilità di ritrovarsi e suggerire approfondimenti.
Così, in attesa dei POR (Programmi Operativi Regionali) 2007-2013, vorrei condividere, nella speranza che vengano integrate, alcune considerazioni sulle politiche regionali riguardo ai fondi strutturali europei.
A settembre del 2006 il Consiglio Regionale calabrese ha approvato il Documento Strategico Regionale per la Politica di Coesione (le linee guida dei futuri POR) segnando il passaggio dalle politiche settoriali alle politiche per sistemi (funzionali, produttivi e territoriali) organizzati intorno a degli assi strategici. In particolare, una quota significativa di risorse sarà impegnata nel finanziamento di progetti strategici destinati al sostegno e alla valorizzazione delle risorse e delle capacità locali presenti sui singoli territori regionali (Progetti Integrati d'Area) identificati su base provinciale.
In linea con tali intenti un progetto per un Sistema Integrato di Visita e di Accoglienza della città di Acri e dei comuni limitrofi potrebbe stimolare una crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo del turismo, ovvero, puntando a valorizzare le risorse locali, a promuovere la cultura dell'accoglienza, a stimolare maggiormente le produzioni tipiche e l'artigianato locale, il progetto potrebbe promuovere una strategia di sviluppo endogeno, incentrata sulla valorizzazione integrata e il potenziamento delle risorse locali, umane, materiali e immateriali, abbandonando il vecchio modello di dipendenza assistita del passato, che oltretutto risulta sempre più impraticabile oltre che insostenibile.
Primo passo verso la definizione di un tale progetto è avviare una ricerca finalizzata ad individuare aree e percorsi con una identità culturale comune ed elaborare un sistema di relazioni su cui strutturare il nuovo.


La ricerca dovrà tener conto del sistema dei servizi e della filiera produttiva che gravitano dentro e intorno al territorio comunale; tracciare dei possibili sistemi a rete; individuare, quindi, all'interno del sistema locale dei veri e propri eco-sistemi territoriali , attraverso l'individuazione di luoghi privilegiati per l'insediamento di azioni di valorizzazione, per attività di animazione culturale, per la diffusione di itinerari, per la localizzazione di attività formative correlate (itinerario delle sorgenti, itinerario eno-gastronomico, itinerario naturalistico, ecc…) .



Al contempo, il progetto intende valorizzare le risorse umane disponibili e il settore idraulico forestale locale coinvolgendo i Lavoratori Socialmente Utili, gestiti dall'Amministrazione comunale, e l'Azienda Forestale Regionale (AFOR) per creare le basi di un sistema capace di garantire la qualità e la difesa del territorio e nel contempo utilizzare al meglio le opportunità di sviluppo e occupazione che potrebbero derivarne.



Gli obiettivi di questo sistema possono essere così sintetizzati:
- promuovere la diffusione della cultura del turismo sostenibile e di qualità attuati a livello locale, attraverso studi, ricerche ed organizzazione di eventi. Tale scopo potrà essere perseguito anche attraverso l'organizzazione di mostre, manifestazioni e convegni, la presentazione di pubblicazioni, la promozione di concorsi ed attività organizzate di ricerca, ed attraverso ogni altra attività che venga, di volta in volta, ritenuta rilevante, ivi compresa l'organizzazione e gestione di seminari, workshop, corsi ed attività similari, nonché la realizzazione di pubblicazioni;
- recuperare l'ambiente naturale, con particolare riferimento alle aree di pregio, e riqualificare le aree degradate (Parco Crista, Parco Varrise, ecc..);
- qualificare le risorse fisiche ed umane (lavoratori socialmente utili e idraulici forestali) attraverso una migliore organizzazione, un incremento della cooperazione, migliorando l'efficienza a fini produttivi e turistico-ricreativi, contribuendo a ricostruire un'immagine positiva e una chiara funzione sociale;
- rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti, pubblici o privati, che intervengono nella progettazione e nell'attuazione di azioni di sviluppo locale e tra tutti gli operatori economici, sociali ed istituzionali che si occupano di sviluppo locale e marketing territoriale (Comuni, Comunità Montana, Amministrazione Provinciale, Amministrazione Regionale, Azienda Forestale Regionale, Ente Parco della Calabria, Fondo Sollievo, Associazioni degli Artigiani, Associazione dei Produttori Locali, Associazioni degli Agricoltori, Associazioni dei Commercianti e degli Albergatori, Associazioni Ambientalistiche, Enti istituzionali preposti alla tutela del patrimonio culturale e storico paesistico, Cooperative, singoli privati).
Il progetto si propone di favorire un offerta turistica di qualità a scala territoriale dedicata al cittadino, al visitatore ed al turista stagionale, in cui essi possano muoversi con passo privilegiato lungo percorsi caratterizzati da un' alta riconoscibilità e da regole comuni di segnalazione ed informazione e sostare in nuovi habitat contemporanei.
La realizzazione di uno o più interventi piloti potrebbe forse innescare il processo per canalizzare futuri fondi comunitari.