L'Amministrazione di centrosinistra non riunisce il Consiglio comunale da più di tre mesi. Ha bloccato l'organo democratico di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e l'unica attività che svolge e quella della politica dei comunicati per lamentarsi del piatto che piange oppure demanda ad altri la sua difesa con argomentazioni puerili e sconclusionate.
Ad Acri è in atto un DEGRADO URBANO e AMMINISTRATIVO, E I CANTIERI APERTI, BASTA LEGGERE, SONO FRUTTI DELLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE, DOPO DUE ANNI ANCORA SI VA AVANTI CON I PROGETTI DEL CENTRODESTRA.
Per cui i DS di Acri non meriterebbero nemmeno risposta se i loro interventi non fossero infarcite dalla menzogna.
Il Comune ha conosciuto negli anni a guida UDC una trasformazione che è sotto gli occhi di tutti, sino a diventare esempio di urbanistica positiva per tutta l'area della provincia di Cosenza.
Le opere infrastrutturali messe in cantiere, ivi compresa la SS 660, appartengono non già all'impegno mio personale o di mio padre, ma comunque al lavoro collettivo di uomini e donne di una vasta area che si richiama al centrodestra.
Le bugie pietose e resilienti dei DS ci fanno sorridere, ma indispettiscono la cittadinanza che sa ben distinguere fra chi ha agito nell'ottica del fare e chi, dopo avere tanto criticato, non è capace di andare oltre il DIRE e fare niente.
Il futuro saprà ricollocare queste forze rivelatesi oggi estreme e prolisse, immature e conflittuali, nel ruolo che meritano.