La querelle in Rifondazione Comunista, pare, abbia preso la via della risoluzione definitiva. L’assessore alla cultura ed alla pubblica istruzione, Gianluca Coschignano, sembra avere le ore contate.
A distanza di un mese dall’ atto di sfiducia da parte del partito, con tanto di documento firmato e protocollato, il segretario di sezione nonché consigliere comunale e capogruppo, Pietro Pettinato, ha deciso di incontrare personalmente il sindaco Coschignano.
Lo ha fatto nella mattinata di giovedì insieme ad altri dirigenti del partito.
Al primo cittadino ha ribadito quanto scritto nel documento del quattro marzo scorso e cioè che Rc non riconosce più il proprio assessore.
In verità era già da un bel po’ di tempo che tra la base di Rc e l’assessore i rapporti si erano incrinati.
Ora, però, il segretario chiede la testa del suo, oramai ex, assessore grazie anche all’ avallo della Federazione Provinciale.
L’ incontro, dai toni pacati, è durato circa un’ ora. Il primo cittadino, che a Coschignano ha sempre riconosciuto impegno e professionalità, non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione creatisi all’ interno di Rc. A questo punto le vie sono due ed obbligate. O Coschignano si dimette, cosa che logica avrebbe voluto all’indomani della presentazione del documento, o il sindaco è costretto a revocargli il mandato.
Sembra, comunque, che la decisione definitiva sarà presa nel consueto incontro settimanale dell’Unione in programma lunedì prossimo dove si parlerà anche della verifica politica in atto.
Una verifica che potrebbe portare a cambiare l’ assetto della giunta subito dopo Pasqua con il rimpiazzo del dimissionario Oliva di Italia dei valori e dello sfiduciato Coschignnao di Rc.