La settimana politica appena trascorsa è stata caratterizzata da eventi rilevanti che hanno regalato grosse sorprese. Martedì l'annuncio della costituzione di una Federazione di cui fanno parte cinque partiti di maggioranza, Sdi, Margherita, Ulivo per Acri, Prc e Comunisti Italiani.
Un progetto politico "partorito" da sei consiglieri comunali per "fronteggiare" l'egemonia diessina. Sabato sera l' annuncio, inaspettato, della prossima costituzione del gruppo dei Verdi in consiglio comunale e della conseguenza presenza in giunta di un proprio rappresentante.
Notizia fondata perché data direttamente dall' assessore regionale all' ambiente Diego Tommasi nel corso di una manifestazione sulla raccolta differenziata tenutasi ad Acri. Un annuncio che ha colto di sorpresa chi mastica politica tutti i giorni ma soprattutto anche i consiglieri comunali che fanno capo alle forze di maggioranza.
E' un consiglio comunale "ballerino", quindi, il cui assetto è destinato a cambiare nuovamente.
Era stato Angelo Gencarelli, nella scorsa estate, il primo a cambiare casacca. Eletto nelle fila di Fi aderì a Idv ma non può far parte delle forze di governo per decisione dei partiti della maggioranza che non lo riconoscono come un esponente che ha contribuito alla vittoria dell' Unione. Quindi le indiscrezioni, ancora non fugate del tutto perché non smentite dai diretti interessati, secondo le quali tre consiglieri dell' Udc avrebbero dovuto aderire a Fi e quindi costituire il gruppo in consiglio.
Il mistero non è ancora sciolto. Di ieri la notizia che nella prossima utile seduta del civico consesso sarà ufficializzata la presenza dei Verdi.
Circolano i nomi dei nuovi "ambientasti" ma dichiarazioni ufficiali non ve ne sono. E' probabile che dell' assise comunale non farà più parte l'Ulivo per Acri, un movimento civico che con i suoi circa mille voti contribuì fattivamente alla vittoria del centro sinistra. I due esponenti del suddetto movimento sono in cerca di una collocazione.
Alberto Vuono sarebbe già tra i Verdi, mentre Angelo Bruno non ha ancora deciso. Dell' Ulivo per Acri fa parte anche il vice sindaco nonché assessore all' urbanistica ed alle attività produttive Franco Monaco. E' probabile che anch' egli segua le orme di Vuono e conservi la carica di esponente della giunta sotto la sigla dei Verdi.
Occorre, però, verificare se gli altri partiti accetteranno o meno la nuova veste politica di Monaco.
Voci maligne danno come aderenti ai Verdi anche alcuni esponenti dei Ds ma al momento il partito di maggioranza relativo non corre il rischio di perdere pezzi anche se al suo interno le diatribe non mancano. L'unico indipendente resta Vincenzo Barone, eletto nelle fila di "Acri Nostra", il movimento politico che al ballottaggio del 2005 appoggiò il candidato a sindaco del centro destra. Il più giovane consigliere comunale ha avuto contatti con alcune forze politiche ma al momento preferisce stare al suo posto.
I più informati asseriscono, però, che durante la prossima seduta del consiglio comunale non mancheranno spunti di dibattito e notizie rilevanti. Da più parti si invoca una verifica politica ed un azzeramento di giunta. Sarà una riunione accesa e senza esclusioni di colpe.
Nel frattempo non può passare inosservato il fatto che il civico consesso non si riunisce dalla fine di dicembre nonostante ci sarebbero tanti nodi da sciogliere ad iniziare dalla approvazione dell' esercizio finanziario per l'anno in corso, dalla riperimetrazione del Pru dopo la bocciatura di piazza Purgatorio, dalla situazione della scuola media Padula pronta per essere abbattuta, dalla presa d' atto dei nuovi scenari politici e dalla discussione di una serie di regolamenti che attendono di essere approvati.
I capigruppo attendono una "chiamata" dal presidente Cozzolino che tarda ad arrivare.