Le avverse condizioni climatiche hanno stravolto tutti i programmi del martedì di carnevale, la sfilata dei carri allegorici è stata rinviata a sabato o, più probabilmente a domenica prossima ed i numerosi ragazzini che di solito si mascheravano ed andavano in giro per la città hanno dovuto loro malgrado rinunciare.
L'incertezza meteo ha scoraggiato anche molti giovani, infatti martedì sera, nelle ore, quanto notoriamente in città il carnevale dava il massimo ed i ragazzi in maschera erano tantissimi, abbiamo visto veramente poca gente.
E' andata bene invece nei vari pub e ristoranti che, in molti casi, hanno registrato il tutto esaurito.
Molti anni fa, il travestimento comune nella nostra città, era costituito da una vecchia giacca indossata al rovescio oppure da una pelle di montone sulle spalle, dei grossi scarponi da lavoro e da un muccaturu (fazzoletto) che copriva interamente il viso.
Venivano continuamente agitati dei grossi campanacci e qualcuno usava come copricapo un tripito (treppiede da caminetto), elemento indispensabile era lu spitu (lo spiedo), che veniva usato per infilare tutto quello che i carnideveari ricevevano durante la cerca, in genere pezzi di salsiccia, qualche soppressata ed altri tipi di salumi che ora sono quasi in disuso come la salsiccia di fegato o la vozza che era una salsiccia molto grossolana.
Non era raro che qualcuno approfittando dell'anonimato dato dalla maschera, ne approfittasse per vendicarsi di qualche torto ricevuto.
La raccolta con lo spiedo, è stata poi sostituita dai ragazzini, con la richiesta di qualche monetina.
Agli inizi degli anni 70 l'Istituto Professionale organizzava dei carri allegorici, insieme alle foto del carnevale 2007, vi proponiamo quelli del 1971 che per la satira che rappresentarono vengono ancora ricordati.



Carnevale 1971