Il consigliere comunale e segretario provinciale dei Comunisti Italiani, Antonio Morrone, coglie l'occasione fornitagli dall'incontro pubblico organizzato dal coordinamento di centrosinistra di Là Mucone, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe ed indirizzare un pizzino rosso fuoco al consigliere regionale Maurizio Feraudo.
"I Comunisti Italiani - dice Morrone - hanno condiviso con il partito di Feraudo una lista e un'appassionata campagna elettorale nel 2005. E con grande rammarico che noto, come l'onorevole Feraudo da un po' di tempo, spenda le su energie cimentandosi in questioni localistiche che non rendono onore al mandato regionale che rappresenta. Interventi a pioggia su faziosità paesane che rischiano di distogliere la sua attenzione - l'attenzione appunto di un Onorevole Consigliere dell'Assise Regionale - da quelli che sono i macro bisogni di Acri. Le polemiche di bassa bottega mal si addicono a chi è stato chiamato a sedere a Palazzo Campanella. I tempi sono maturi perché agli sterili bollori, subentri il buon senso e la volontà di lavorare in piena sintonia con l'Amministrazione comunale. Una convergenza che, tra Maurizio Feraudo e l'Amministrazione comunale acrese, può e deve essere a doppio senso. Ne va, del bene del paese; dello sviluppo di un territorio che si attende molto dall'Amministrazione comunale e dagli uomini che lo rappresentano alla Regione.