Non è accettabile il metodo con cui alcuni partiti vogliono arrivare alla nomina degli scrutatori in vista della consultazione referendaria.
E il Coordinamento di centrosinistra non può avallare criteri che da una parte prendono in considerazione i risultati elettorali e dall’altra, smentendo tale impostazione, non intendono riconoscere i risultati elettorali conseguiti in occasione delle ultime elezioni politiche.
Non tenere conto dell’evoluzione elettorale di ciascuna forza politica e tentare di ancorare e cristallizzare il criterio di ripartizione degli scrutatori a metodi che mortificano alcuni partiti a netto vantaggio di qualche forza politica che ha sempre ragionato e vuole continuare a ragionare con la sola logica dell’arroganza e della prepotenza significa mortificare la pari dignità che, riteniamo, debba governare la coalizione.
Il Coordinamento da una parte deve respingere i tentativi di chi vuole continuare ad imporsi con la forza dei muscoli e dall’altra deve salvaguardare il principio di rappresentatività di ciascun alleato.
Se così non deve essere, noi di Italia dei Valori rinunciamo a qualsiasi forma di elemosinaggio e, per contrastare sopraffazioni e pericolose speculazioni, chiediamo che si ritorni alla nomina attraverso il criterio del sorteggio.
Chiediamo, insomma, che l’operazione “scrutatori” venga gestita in maniera trasparente e, se affidata ai partiti, in maniera leale e realmente rappresentativa.
Altri meccanismi e criteri non ci interessano.
E’ meglio, in presenza forzature, che si ritorni al sorteggio così da garantire equità, trasparenza e pari opportunità.
Ed è in nome della trasparenza che chiediamo al Coordinamento di rendere pubblico il numero degli scrutatori assegnato a ciascun partito in occasione delle ultime elezioni.