Clemente Mastella, ex DC, è ora leader dell'UDEUR, partito da lui fondato, dopo averne fondato una dozzina.
E' ormai risaputo che "ogni coalizione di governo lo vede presente alla spartizione delle poltrone. In realtà nessuno lo invita, ma alla fine qualcosa da mangiare gli danno sempre quando minaccia di andare ad un’altra festa.
Celebre la sua esibizione come ministro del Lavoro nel governo Berlusconi in cui risolse il grave dramma della disoccupazione giovanile nel Sud e delle pensioni." (B. Grillo)
Ora, a buon diritto, si ritrova a fare il Ministro della Giustizia nel nuovo Governo Prodi.
Qualcuno dice: "sì!, sono soddisfatto di questo nuovo Governo; non si poteva trovar di meglio!".
Ma va là...io vorrei proprio sapere cosa c'entra la bravura della Melandri al Ministero delle politiche giovanili e sport con il ministero della Giustizia? Dopo 5 anni di insulti e di battaglie personali alla magistratura e alla Giustizia uno dice: "Beh, è arrivato proprio il momento di cambiare rotta. Basta con i Presidenti del Consiglio che al pari di Totò Riina definiscono i magistrati "comunisti"; basta con i ministri della Giustizia che "saltano per non essere italiani"! basta! E' arrivato il momento di vedere alla Giustizia un bravo costituzionalista, magari un bravo magistrato che riesca anche a far vedere in modo trasparente il marcio che c'è nei partiti, magari come successe qualche anno fa!".
E invece no! Troppo pericoloso per i parlamentari stessi. E poi non è più di moda mettere al Ministero della Giustizia un dottore in Giurisprudenza! Meglio un giornalista, magari laureato in Storia e Filosofia.
Ma cosa penserà Clemente Mastella dei magistrati?
In occasione delle indagini e intercettazioni del governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, e del presidente di Unipol, Giovanni Consorte, Mastella, intervistato, disse di provare una spiacevole sensazione: "Mi sembra di rivivere quella stagione degli anni Novanta, quando scomparve la Dc. Allora si ebbe la tragica sensazione che una parte della magistratura appoggiasse la politica, e viceversa. Sì, i giudici erano usati come rompighiaccio...".
Quando Sarno venne colpita da quella terribile alluvione, cominciarono ad emergere anche le responsabilità degli amministratori locali, spesso collusi con la camorra (F. Roncone), e si ipotizzò addirittura lo scioglimento dei consigli comunali, Mastella dichiarò: "i giudici frequentemente intervengono in modo pesante anche su persone perbene. Diciamo la verità: hanno creato un clima di terrore. E, a volte, tra gli amministratori, la scelta obbligata è tra l’omissione d’atti d’ufficio e l’abuso d’ufficio...". Bene!, complimenti!
Abbiamo votato una coalizione che mandasse via un Presidente del Consiglio che, per motivi suoi personali, insultava la magistratura; per ritrovarsi al Ministero della Giustizia un giornalista che confonde il lavoro e il "dovere di azione penale" dei magistrati con "un clima di terrore". Un gran passo in avanti! Niente di personale con Mastella, anzi è simpatico e mi fa anche tenerezza. La colpa poi non è sua. Infatti disse: " Lo ammetto: la responsabilità della Giustizia sarebbe una responsabilità enorme. Un peso di proporzioni gigantesche. Perché in questo Paese i problemi da risolvere sono tanti e delicati. E poi io...".
Ma cosa avrà mai voluto dire con "e poi io..."? Stava forse pensando a ROCCO SALINI?, forse a FRANCESCO CAMPANELLA? Mah!
Rocco Salini era il presidente DC della giunta regionale abbruzzese. Nel 1992 venne arrestato per uso disinvolto di 450 miliardi di fondi europei. La sentenza della Cassazione: 1 anno e 4 mesi di reclusione. (M. Travaglio). Rocco Salini è quindi un pregiudicato. Dato che la legge, fatta dai parlamentari, probisce ai pregiudicati di far parte dei vari consigli a livello locale e regionale, decide di andare in Parlamento. Naturalmente tra le file di Forza Italia. Dopo una serie di peripezie approda nelle file di Mastella.
Francesco Campanella è invece ex sindaco di Villabate ed ex dirigente giovani UDEUR. Dopo le sue dichiarazioni si è saputo che è anche il mafioso di Villabate che fornì i documenti falsi a Bernardo Provenzano per andare a operarsi a Marsiglia. «Ma Prodi lo sa che Mastella è quello che ha fatto il testimone di nozze a Francesco Campanella?» (M. Travaglio). L'altro testimone era Salvatore Cuffaro, detto "Totò vasa vasa". Mastella non ha di certo conosciuto Cuffaro durante quel matrimonio o durante le prove in Chiesa. Il triangolo Campanella-Mastella-Cuffaro ha origini ben più remote, addirittura
"si dice" che Campanella abbia fatto da paciere tra gli altri due che avevano litigato per questioni di schieramento politico!
Questa non è la sede di fare delle illazioni, anche perché si è esposto, in modo più o meno obiettivo, fatti accaduti. Ma se proprio delle illazioni si volessero fare, quale sarebbe il miglior modo per confutarle? Forse cambiando la riforma Castelli sulla Giustizia?, forse abrogare le cc.dd. "leggi vergogna"?, forse proibire a persone sottoposte a indagini, soprattutto se per criminalità organizzata, di candidarsi al Parlamento?, forse dando maggiore libertà ai magistrati in tema di intercettazioni?
E allora buon lavoro e dimostrateci che noi elettori "CONTIAMO".