Due il numero che l’attuale Amministrazione di centrosinistra guadagna sul campo.
Il Segretario dell’UDC di Acri Luigi Maiorano descrive questa maggioranza con una sola parola “FRAGILE”, ovvero poco resistente, per nulla coesa. Risulta oramai evidente la debolezza della maggioranza in ogni espressione di governo della città se per ben DUE volte in UN SOLO ANNO il Consiglio Comunale non si è svolto per come programmato.
Dello stesso parere il dirigente Alessandro Feraco: quando la maggioranza il centrosinistra non riesce a garantirla in seno al Consiglio Comunale, venendo meno al numero legale, allora siamo di fronte ad un GRAVE comportamento politico che manifesta un evidente stato di malessere che non può che portare prima o poi, solo e soltanto, ad una crisi amministrativa e al malgoverno.
Un ennesimo sbaglio quello verificatesi il 15 maggio 2005.
Dopo l’autogol dell’art. 88, quando hanno modificato a colpi di maggioranza un regolamento votato all’unanimità, per prelevare gli introiti destinati al ripristino e alla manutenzione di tutti i cimiteri presenti sul territorio di Acri e li hanno destinati per il 50% alle opere pubbliche, perdendo in dignità e compromettendo l’autonomia per il mantenimento dell'efficienza in futuro.
Dopo il grande errore commesso con il P.R.U. - Programma di Recupero Urbano – dove hanno falsamente interpretato la delibera della Giunta Regionale, tanto è vero che hanno dovuto, per la prima volta nella storia di Acri, riconvocare il Consiglio Comunale per la REVOCA DELLA DELIBERA INCRIMINATA.
Dopo l’affossamento della Strada SS 660 che da più di un anno è ferma ai nastri di partenza.
Dopo i balzani tentativi di modificare il P.S.U. - Programma di Sviluppo Urbano – tentando di non fare la Piazza Beato Angelo e continuando a non capire che la Scuola Media V. Padula deve essere RICOSTRUITA nel CENTRO STORICO, NEL RIONE CAPPUCCINI con i fondi previsti dal programma per come deciso e finanziato alla Giunta Tenuta.
Dopo appena un anno di amministrazione con una rimodulazione lampo si acquisiscono altri DEBITI per circa quattro milioni e mezzo con la Cassa Depositi e Prestiti e si caricano sulle spalle dei cittadini per i futuri TRENTANNI, perché non riescono ad ottenere finanziamenti per le opere pubbliche.
Dopo aver tentato di mortificare la cittadinanza attiva del volontariato acrese, tentando di affidare lo svolgimento dei Progetti di Servizio Civile ad un’associazione di volontariato della Provincia di CZ hanno dovuto revocare la Delibera, la seconda in ordine di tempo.

VEDIAMO UN SINDACO CON UNA MAGGIORANZA SCOLLEGATA DALLA REALTÀ E DAL SUO TERRITORIO INTENTA A RISOLVERE SOLO BEGHE INTERNE.

IL NOSTRO INVITO È DI DARVI DA FARE, DARE RISPOSTE CERTE ALLA CITTÀ, E DARE CORSO AI PROGETTI FINANZIATI DALLA PRECEDENTE GIUNTA TENUTA.

Alessandro Feraco
Dirigente Portavoce UDC ACRI