La sortita dell'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, sulla strada statale 660, fatta nel corso di una manifestazione elettorale del suo partito, ha riportato prepotentemente il tema al centro del dibattito politico-elettorale.
Ha inoltre confermato che, com'era ampiamente prevedibile, rappresenta una delle questioni su cui, a livello locale, si anima maggiormente lo scontro elettorale tra i poli.
Per Incarnato, considerato che qualcuno a Roma è così potente da fare pressioni sull'Anas, è opportuno, qualora non vi fossero novità nell'immediato, affidare la realizzazione dell'arteria alla Provincia.
La costruzione di un tracciato alternativo a quello attuale della statale 660 si rende necessario per aggirare la frana, che incrocia la strada a Serra di Buda, praticamente all'ingresso della città.
Si tratta di uno smottamento ormai plurisecolare, che negli ultimi anni è peggiorato a vista d'occhio e che ha addirittura indotto l'Anas, nel 1998, a chiudere la Ss 660 per ben tre mesi.
Ora vi sono circa 35 milioni di euro disponibili e ben due diversi progetti.
Il primo fu concepito dal centro-destra, qualche anno fa.
La vittoria, alle comunali e alle regionali, del centrosinistra nel 2005 ha rimescolato le carte.
L'amministrazione comunale attuale ha detto fin da subito che questo tracciato non era il migliore possibile.
Ne ha quindi proposto uno alternativo, suscitando le ire del centrodestra, che ha addirittura evocato la possibilità che, rallentando un iter già ben avviato, si corresse il rischio di perdere i fondi.
Secondo Incarnato, il progetto approvato dal centrodestra è ormai superato, anche in considerazione del fatto che "quello che abbiamo noi, che prevede tra l'altro la realizzazione di un tunnel, migliora notevolmente le condizioni della strada".
Di diversa opinione ovviamente il centrodestra, che ritiene questa scelta una sorta di infantile ripicca dell'attuale maggioranza, figlia di una discontinuità amministrativa fatta a prescindere.