Finalmente cominciano ad arrivare le risposte!
Dopo la richiesta di chiarimento sulla situazione della nuova SS 660 ci rallegriamo della risposta del consigliere Feraudo del 24/02/2006 nella quale si evidenzia l'importanza del collegamento suddetto e la possibilità di cantierare il primo lotto per l'autunno.
Evidentemente la ragionevole priorità di tale opera rispetto ad ogni altra è trasversale dal punto di vista politico perché è fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio.
E' importante però approfondire il tema per chiarire quali sono state le posizioni sin qui assunte.
All'inizio del mese di Febbraio, dopo le richieste dell'opposizione, un comunicato stampa da parte dell'amministrazione comunale si limitava a dire, in due righe, che era stato proposto alla popolazione di Acri un nuovo tracciato; pochi giorni orsono abbiamo fortemente rimarcato all'amministrazione che sulla base dei finanziamenti ottenuti con il progetto della giunta Tenuta (circa 34 mln di Euro) e le prime due conferenze dei servizi, bisognava ormai dedicarsi all'affinamento della parte esecutiva per indire le gare d'appalto piuttosto che ricominciare tutto daccapo con il rischio di perdere tali fondi.
Ora giunge inaspettata la notizia, da parte del consigliere Feraudo, che l'opera sarà cantierata a breve e che, tra l'altro,vi sono anche venti milioni di Euro di fondi europei.
Ma quale tracciato verrà cantierato? Quello prodotto con tanto lavoro e dedizione dall'Amministrazione uscente, sbeffeggiato continuamente in campagna elettorale ed indicato come infattibile per la presenza di infiniti e, aggiungiamo noi, fantomatici viadotti, oppure il nuovo tracciato proposto dalla attuale amministrazione del quale non abbiamo ancora notizie?
Siamo sicuri che, come abbiamo sottolineato nel precedente intervento, il prossimo, speriamo, inizio dei lavori è l'ovvio risultato del lavoro svolto sino ad Aprile dall'amministrazione di centro destra a cui il Consigliere Feraudo sembra aver dato l'inevitabile considerazione, così come alla Sibari-Sila, per la quale sapevamo ormai da anni, ed è stato detto continuamente alla popolazione dal sindaco uscente, che vi erano già cinquanta milioni di Euro a disposizione e che bisognava continuare a remare nella direzione della richiesta degli ulteriori fondi necessari (anche questo grande progetto era, fino all'anno scorso, indicato come fantastico e megalomane); se invece Feraudo si riferisce ad un altro tracciato allora siamo sicuri che i tempi indicati siano assolutamente sbagliati poiché un nuovo tracciato avrebbe bisogno innanzitutto di un nuovo iter istituzionale ben più lungo (le regole sui lavori pubblici hanno tappe obbligate anche in relazione alle possibili infiltrazioni criminali negli appalti).
In conclusione chiediamo al Sindaco Coschignano ed all'Assessore ai LL.PP. Falco, e siamo certi della dovuta considerazione che ci verrà riservata, un chiarimento aperto e finale (nei modi che loro riterranno più opportuni) sullo stato delle cose con una chiara descrizione alla popolazione delle opere che si realizzeranno (noi crediamo già di conoscerle bene), senza però dimenticare i meriti di tutti coloro che vi hanno lavorato.
Tale chiarimento urge ancora anche per l'opera di demolizione e ricostruzione della Scuola Padula (anche in questo caso i fondi già ci sono), edificio, lo sottolineiamo ancora una volta, terribilmente debole dal punto di vista strutturale e vetusto dal punto di vista della sicurezza generale.
Opera fondamentale per l'aumento dell'area antistante la basilica del beato Angelo in relazione all'incremento, auspicabile, del turismo religioso e per una nuova fruizione del centro Storico, tema che è caro a tutte le forze politiche.
Sulla scia del coinvolgimento della popolazione nelle manifestazioni culturali, cosa sicuramente preziosa e nobile, urge un chiarimento ed una forte accelerazione (che nei cinque anni di passato governo cittadino ha portato ad un visibilissimo, checcè se ne dica, rafforzamento della dotazione infrastrutturale del paese e che ora non vediamo più) verso la realizzazione delle opere citate.

In conclusione rispondiamo, con un certo rammarico, all'articolo di Luca Le Pera sul nostro precedente comunicato stampa.
Con troppo facilità sono state estrapolate singole parole dal testo per costruirci sopra concetti impopolari e offensivi che non sono nelle nostre corde e che hanno stravolto il senso generale del discorso; una chiara dimostrazione di attacco diretto, senza entrare nel merito delle questioni proposte, anche con affermazioni sarcastiche ai limiti dell'offesa al nostro partito.
Probabilmente si è trattato di uno scivolone di chi si è sentito punto sul vivo e vogliamo essere convinti che, anche se il comunicato è stato prodotto dalla redazione di La Storia Siamo Noi, il rispetto e l'essere propositivi che mettiamo nelle nostre richieste e nelle nostre domande all'amministrazione non portino a queste risposte che vogliamo credere non essere nel bagaglio culturale dei nostri amministratori.