In rete si trova di tutto, è proprio vero.
Degno di "nota" è un articolo dal titolo "politica sociale e ipocrisia sociale" nel quale viene tacciata di ipocrisia la riconosciuta apertura dell'Amministrazione comunale e gli incontri con i cittadini.
Da un certo punto di vista (quello di Alleanza Nazionale) l'articolo citato ci sembra sostanzialmente coerente ed in linea con un certo modo di pensare e operare da cui una Destra sedicente liberale dovrebbe essersi affrancata. Pensare ed operare già, perché la passata Amministrazione da questo punto di vista è stato un esempio di coerenza: la democrazia e la partecipazione dei cittadini era assente, come implicitamente riconosciuto dallo stesso articolista nel momento in cui dice che la partecipazione della gente è sostanzialmente un surplus, un lusso che sarebbe bene non concedersi nel momento in cui c'è tanto da fare, meglio procedere dritti con carri armati e scarponi chiodati. Gli incontri con i cittadini, la democrazia partecipativa è roba da donnicciole e da sinistrorsi!
Andiamo avanti: leggendo il citato scritto si ha poi l'impressione che lo scrivente non viva realmente ad Acri. Lo si evince dalla descrizione che fa del paese presilano, divenuto nei 5 anni di gestione targata centro-destra, da "piccolo paese vicino a Bisignano" a "centro di eccellenza…baricentro della vita economica e culturale del territorio della presila". Eccellenza? Quale? Sotto quale profilo Acri nel passato quinquennio può essere definito d'eccellenza, quello infrastrutturale, sociale, occupazionale, sanitario? A noi sembra che l'unico campo in cui questo termine possa essere giustificato sia quello calcistico.
Il resto dell'articolo sono una serie di proclami, conditi da inesattezze e diversi autogol.
Cominciamo con le inesattezze: si tace sul fatto che, come il Sindaco ha recentemente ricordato, i PSU sono stati avviati dall'Amministrazione Rocco (quella "immobile") e solo formalizzati dalla giunta Tenuta che "..li ha fatti languire nei cassetti degli uffici preposti fino a quando l'attuale Amministrazione non li ha smossi e rimodulati in sei mesi".
Sulla 660 si dice finalmente un po' di verità; anche se tardivamente, qualcuno ammette che il loro progetto era nella fase preliminare!
L'autogol: incautamente si cita Acri in scena, sblindando, per l'ennesima volta sui dimostrati deficit di bilancio del 2002; 2003;2004. Il resto della coalizione, furbescamente, si è guardato bene, dopo il Consiglio Comunale "ad hoc", dal ritornare sull'argomento. Lo fa ora il nostro amico, facendo finta di nulla sui deficit, dei quali l'attuale Amministrazione chiede a gran voce e da tempo ragione.
Il finale è sicuramente la parte migliore: scopriamo che per AN e segnatamente per il circolo con orgoglio intitolato a Giorgio Almirante la questione sociale è intesa come solidarietà e aiuto ai soggetti più deboli. Ci chiediamo in che cosa si sia estrinsecata, nel passato come nel presente, questa attenzione: non ci viene in mente altro se non, nel passato, un sodalizio forte con la borghesia industriale e agraria (nel Mezzogiorno) e, per il presente, un legame con uno dei 30 uomini più ricchi del mondo, la cui politica sociale la giudicheranno gli elettori il prossimo 9 e 10 aprile.
Per finire, ci piace sottolineare come AN, pressocchè assente sul panorama politico locale, cerca ora un minimo di visibilità in vista delle elezioni. Tentativo più che legittimo; sulle modalità ci pare, però, che ci sia ancora da lavorare.

Luca Le Pera per la Redazione di lastoriasiamonoi.com