Comunicato Stampa Letto 1407  |    Stampa articolo

Comunicato Stampa UDC

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
Il Segretario dell’UDC di Acri Luigi Maiorano esprime il pieno consenso all’azione dei Consiglieri Comunali che per condivisa e giustificata ragione sono indignati e nella seduta dell’8 febbraio 2006 del pubblico consesso si allontanano dalla Sala Consiliare perché - dichiara De Vincenti -:” non vogliamo partecipare a questa votazione nemmeno fisicamente esprimendo tutto in nostro dissenso per come è stata condotta questa vicenda, per cui, con tutto il rispetto per il Consiglio, il Presidente, la Giunta e il Sindaco noi ci allontaniamo”.
I cittadini presenti decidono di andare via al seguito dei Consiglieri lasciando il Sindaco Coschignano, e tutta la maggioranza arroccata nella loro alterigia a votare da soli una vergognosa scelta politica-amministrativa.
La scelta di prelevare gli introiti destinati al ripristino e alla manutenzione di tutti i cimiteri presenti sul territorio di Acri e destinarli per il 50% alle opere pubbliche!
In poche parole si stanno spogliando dei loro diritti i defunti per far fronte alla pochezza della loro politica economica.
Si rischia di appoggiarsi ad un’economia derivata dalla speranza di trapasso a miglior vita dei concittadini!!
L’Amministrazione Coschignano priva di finanziamenti sovracomunali, senza alcun potere politico di contrattazione con la Provincia, la Regione, lo Stato, ha focalizzato il suo interesse nella dote economica dei cimiteri che ammonta a circa un MILIONE E CINQUECENTOMILA euro. Ma tale somma non poteva essere toccata perché il Regolamento della Polizia Mortuaria redatto dalla Giunta Tenuta e votata ALL’UNANIMITA’ in Consiglio Comunale il 09/05/2003 è stato oggetto, di una giusta e ben accetta integrazione, dall’allora minoranza di centro sinistra, la quale ponendosi in un atteggiamento da garante ha vivamente consigliato l’art. 88 che impone l’obbligo di reinvestire i proventi della vendita dei loculi e delle aree cimiteriali ai 4 cimiteri comunali. Tutt’oggi si vedono ancora le disagiate condizioni dei cimiteri di La Mucone, Pagania-Vallone Cupo (per il quale dovrebbero partire dei lavori), e il completamento a San Giacomo e Acri centro.
Adesso sempre la componente di centro sinistra diventata maggioranza, non accetta più quello che erano un tempo i suoi buoni propositi a riguardo dell’articolo 88 e, a colpi di maggioranza, senza il consenso unanime, poco democraticamente distrae i fondi cimiteriali per opere pubbliche, probabilmente a proprio piacere, uso e consumo, annullando di fatto l’autonomia economica cimiteriale e compromettendo, probabilmente per il futuro, la sua periodica manutenzione.
I consiglieri dell’opposizione da Barone a De Vincenti, Cerlino, Tenuta, i due Gencarelli, per ben tre ore hanno invitato la maggioranza di centro-sinistra a rivedere la loro posizione che per l’ennesima volta si presentava blindata senza spazio di dialogo volta solo a recuperare il ‘danaro’ pagando come prezzo la mancanza di democrazia e la perdita della moralità amministrativa.
Alessandro Feraco fa presente che l’UDC non condivide questo comportamento atipico e poco dignitoso, registra per l’ennesima volta il tentativo di defenestrare l’operato della passata amministrazione e l’incapacità operativa della Giunta Coschignano a reperire fondi per la gestione della cosa pubblica. I nostri progetti PRU, PSU, PIT finalizzati e finanziati da enti sovracomunali cercano di tramutarli a loro piacere e forse in malo modo, e le loro iniziative invece, non riescono a partire se non facendo ricorso ai MUTUI (continuano a contrarne) e attingendo ai Fondi Cimiteriali; hanno inoltre già completamente azzerati i Fondi di Riserva.
Per non parlare del ritorno alla politica spicciola e clientelare del quotidiano; in Consiglio promuovono un Regolamento Etico - Deontologico - che all’art. 8 fa esplicitamente divieto agli Amministratori e ai Consiglieri di farsi in alcun modo clientela, - e l’Amministrazione in modo ‘improprio’ ha chiamato a lavorare delle persone, bisognose sicuramente, per dieci giorni, ma scegliendole tra le tante di Acri a proprio piacere senza dare conto a nessuno…


Alessandro Feraco
Dirigente portavoce UDC Acri

PUBBLICATO 12/2/2006

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