Intervista Letto 1809  |    Stampa articolo

Walter Manes: il consigliere Sturm und Drang.

Luigi Chimento
Foto © Acri In Rete
Walter Manes, avvocato, è capogruppo Sdi in consiglio comunale ed in seno alla comunità montana Destra Crati, nonché, membro del direttivo regionale del partito di Boselli. I suoi confronti accesi nel civico consesso, col capogruppo dell'opposizione De Vincenti, sono destinati a diventare folklore. Di sicuro, come sostengono molti osservatori, uno di quelli che contribuirà ad elevare la qualità del dibattito politico del paese.

Consigliere, gli acresi hanno difficoltà a capire se il cambio di timone alla guida di Acri, abbia giovato o meno. Il progetto del centrodestra era chiaro, ovvero puntare sulle infrastrutture viarie, sull'urbanistica e sulla valorizzazione delle risorse turistiche: il tutto per rilanciare l'economia. Qual è la ricetta del centrosinistra per alleviare, ad esempio, il problema atavico della disoccupazione?

Penso che sia normale che l'attività dell'amministrazione non possa essere subito percepita. Non dimentichiamo che sono passati solo sette mesi dall'insediamento della nuova amministrazione: l'attività di programmazione intrapresa necessita di un medio periodo per manifestarsi. Da dire anche, che la gestione dell'ordinario in un comune difficile come Acri comporta già un notevole impegno. Sebbene questo non può e non deve bastare. Altresì va evidenziato, che alcuni cambiamenti sono già evidenti nell'impostazione della macchina amministrativa, che, comunque, necessita di ulteriori miglioramenti al fine di rendere l'azione di governo efficace ed efficiente, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini, e quindi rispondendo alle garanzie di buon andamento ed imparzialità prescritti dalla stessa Carta Costituzionale nell'art. 97. Ricordo a me stesso prima di tutto ed alla intera cittadinanza che anche l'attività del consiglio comunale insieme a quella della giunta, è stata positiva. Un primo fatto, di fondamentale importanza, è stata l'approvazione del "Codice Etico di comportamento degli eletti" approvato dal consiglio comunale su proposta dei Socialisti democratici italiani, che io rappresento in consiglio. In riferimento alla prima parte della domanda - quella sul "progetto chiaro" del centrodestra - ritengo che il giudizio più giusto e veritiero in merito al progetto del centro destra è stato inequivocabilmente già espresso dai cittadini acresi nelle scorse elezioni. I problemi più seri e strutturali la vecchia amministrazione li ha lasciati irrisolti e per tale ragione il popolo ne ha decretato la sconfitta. Le infrastrutture viarie non hanno avuto concreta attuazione. Si sono limitati solo enfatizzarle con annunci e convegni anche con il supporto del Prof. Misiti, il cui progetto delle "Grandi Opere" ha ottenuto per tutta risposta la sua destituzione ad opera della giunta Chiaravalloti. Sull'urbanistica dico solo che la giunta Tenuta non è riuscita ad adottare un nuovo Prg, strumento fondamentale per il territorio. Noi centrosinistra invece, appena insediati, abbiamo riconfermato l'incarico a Cervellati ed egli sta già lavorando perché si possa giungere in tempi celeri all'obiettivo del Piano strutturale. La precedente amministrazione ha puntato tutto su una politica dell'immagine, anche se alcune realizzazioni, quali la riqualificazione del centro urbano, hanno sortito un effetto certamente non negativi. Il riferimento è alle due piazze, Sprovieri e Matteotti: con tutte le riserve, però, da imputare ad un mancato piano traffico complessivo per decongestionare alcune aree, e, rendere più vivibili e attrattive altre. Ma il vero vulnus della giunta Tenuta, purtroppo per la città, è stato la mancanza di democrazia e di partecipazione dei cittadini. Il centro sinistra, invece, alla politica degli annunci vuole anteporre la politica dei fatti, consapevoli di non illudere i cittadini con facili promesse.
Per quanto concerne le problematiche occupazionali, intanto, bisogna affermare che tale questioni si combattono con politiche mirate che partono dall'alto, quindi regione e governo. In questi anni, purtroppo, tali politiche hanno impoverito ulteriormente il sud e la Calabria, tant'è che il reddito pro-capite dei cittadini calabresi è agli ultimi posti in Italia. L'approvazione nel Parlamento dell'ultima legge sulla devolution ha allargato ancora di più la forbice fra le Regioni ricche e le Regioni povere. La nostra amministrazione punta molto alla valorizzazione del territorio e quindi ad avviare sinergie positive che dovranno da una parte impegnare Stato, Regione, Provincia, Comunità Montana, Università, e, dall'altra, le organizzazioni di categoria. Il tutto per avviare un graduale processo di sviluppo per frenare l'emorragia di giovani, lavoratori e laureati. I settori sui quali investire sono quindi territorio,ambiente,attività produttive,artigianato,agriturismo,recupero e valorizzazione del centro storico, l'universo del sociale.

Quali sono le posizioni dello Sdi su SS 660 e scuola media Padula?
In riferimento alla SS 660, il centro sinistra ha predisposto un nuovo tracciato già sottoposto con esito favorevole all'attenzione della Provincia e della Regione, sostenuto con forza dall'Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria, l'on. Luigi Incarnato, ed oggi sul tavolo dell'Anas di Roma. Un punto importante riguarda le problematiche dell'edificio scolastico Vincenzo Padula. Il sottoscritto - com'anche il segretario del mio partito, l'Assessore ai lavori pubblici Falco - esprime un parere nettamente contrario alla demolizione dell'immobile. Siamo tuttavia favorevoli ad un recupero, nonché alla valorizzazione di tutta l'area intorno alla chiesa. Sulla questione, vi è una discussione sulla quale il centro sinistra si sta cimentando. Io invito l'amministrazione a riflettere bene prima di fare scelte non condivise da tutta la maggioranza. Ricordo che la vera forza e l'essenza della vittoria del centro sinistra è da sempre racchiusa in tre parole unità, collegialità, partecipazione. Senza tali importanti e democratici aspetti si sfaldano le coalizioni e le maggioranze falliscono. Ritengo comunque che su tale scelta la maggioranza troverà una soluzione unanimemente condivisa. Sono convinto che il sindaco Coschignano, persona seria e responsabile, saprà guidare la coalizione del centrosinistra, larga e plurale, per governare bene durante tutto il mandato, al fine di dare le giuste risposte per risolvere le gravi problematiche che affliggono la città.

Vi si accusa, come centrosinistra, di volere a tutti i costi la discontinuità amministrativa in una fase congiunturale nella quale il paese non ne ottiene nessun giovamento…..
La discontinuità fra le amministrazioni che si succedono deve essere prima di tutto politica perché le scelte amministrative comunque hanno una valenza politica. Se ciò non dovesse verificarsi coloro i quali sono stati legittimati al governo di una amministrazione tradirebbero la volontà stessa degli elettori. Non siamo disposti ad accettare ordini dall'opposizione: possiamo solo raccogliere idee e suggerimenti che, se dovessero corrispondere con le nostre, non avremmo nessuna difficoltà a considerare. Per fare un esempio, certamente, nell'interesse supremo del paese, riteniamo che il centro destra possa fornire il suo contributo per la realizzazione della SS 660 al di là delle diversità progettuali sul tracciato da realizzarsi. Se non vogliono dare questo contributo alla città, non possono di certo contrastare la legittimità della scelta.

Che significa oggi essere socialisti? Quali sono le battaglie civili, umanitarie e libertarie che dovranno vedervi protagonisti?
Essere socialisti oggi vuol dire portare avanti le istanze di Giacomo Matteotti, barbaramente ucciso più di ottanta anni fa, per difendere gli ideali di democrazia ,giustizia, libertà. Significa attingere nelle antiche radici del socialismo di Turati, Nenni e Pertini, in difesa degli ideali di giustizia sociale e di lotta all'emancipazione dei popoli. Significa ancora portare avanti le battaglie storiche in difesa dei lavoratori come già Gino Giugni aveva fatto con lo statuto dei lavoratori. Le lotte politiche che oggi sono portate avanti, dal nuovo soggetto politico La rosa nel pugno, sono quelle della laicità dello Stato che non significa necessariamente anticlericalismo. Cavour diceva "libera Chiesa in libero stato". I socialisti vogliono, inoltre, portare avanti politiche in difesa della Pace fra i popoli, in difesa dei Diritti civili, delle Libertà della difesa dei più deboli e degli emarginati, della difesa di conquiste quali l'aborto, divorzio e "giusta giustizia".

L'alleanza con i radicali non può essere deleteria per lo Sdi? Non si corre il rischio di allontanare i moderati del centrosinistra? Saragat non avrebbe apprezzato….
Questi ultimi aspetti accomunano le nostre battaglie a quelle dei Radicali basta citare solo Loris Fortuna socialista e radicale. Riteniamo, noi socialisti, che il centro sinistra oggi sia molto sbilanciato verso la ricerca di consensi del mondo moderato e cattolico, perdendo di vista la propria identità. Anziché citare Saragat cito Pietro Nenni il quale sognava la casa comune dei riformisti, penso che i Radicali possano farne parte.

Un pregio ed un difetto del centrodestra che fino alla scora primavera ha governato Acri…
Il pregio del centro destra acrese?.…gentilmente fammi una domanda di riserva! Il difetto? L'arroganza e la figura verticale del potere esercitato refrattario all'ascolto dei cittadini. Riconosco tuttavia che il centro destra ha assunto delle decisioni - anche se poi si sono rivelate errate - riuscendo a portarle fino in fondo.


PUBBLICATO 28/1/2006

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