Piccole, silenziose rivoluzioni.
Redazione
Eravamo lì (E SIAMO QUI!) a scrivere più le nostre opinioni che a narrare i fatti, semplicemente perché non avevamo canali di accesso a quanto succedeva nelle stanze del Comune, era interesse della destra al potere non darci le informazioni e, stranamente, era interesse della sinistra all'opposizione di non darcele comunque. La prima rivoluzione silenziosa fu quella di mantenere aperto questo sito, tra denunce di querela e complimenti sussurrati, per consentire a tutti di poter avere una finestra sempre aperta da dove esprimere la propria opinione. Questa prima fase si concluse con l'articolo "La nuova giunta comunale" in cui elencavamo per primi i nomi degli assessori della Giunta Coschignano e raccogliemmo una minaccia di querela nemmeno tanto sussurrata in piazza Annunziata da parte di un alto esponente dei DS! La seconda silenziosa rivoluzione, fu quella di mettere su questo sito il link di Radio Akeruntia, un momento secondo noi dei più importanti in quanto le voci e le notizie di Acri erano a portata di click da qualsiasi parte del mondo; così come la possibilità di poter ascoltare il consiglio comunale anche da dove le onde radio stentano ad arrivare e consentire, così una partecipazione alla vita politica locale di tutti i cittadini sparsi per il mondo. La terza silenziosa rivoluzione fu quella delle interviste frontali a protagonisti della politica locale; la prima fu quella al Senatore Gino Trematerra, seguirono Angelo Rocco, Raffaele De Vincenti, Franco Falco, Michele Trematerra. Interviste fatte da noi che non siamo giornalisti, ma che comunque erano e sono dirette a chiarire meglio alcuni punti oscuri, a capire alcuni concetti con parole terra terra. Per la cronaca, il Sindaco sta cercando il tempo per rilasciarci un'intervista, mentre l'assessore Gabriele per due volte ci ha dato buca agli appuntamenti. La quarta silenziosa inaspettata rivoluzione, è quella che da ieri si sta consumando su queste pagine: in diretta le immagini di Acri, con una Web Cam puntata dall'alto del balcone di radio Akeruntia sul paese, mentre ieri è stata puntata all'interno dello studio radiofonico e si è avuta la possibilità di vedere i volti delle voci che filtra la radio. Una cosa mai fatta ad Acri, tecnicamente con i mezzi odierni una banale cosa, ma che ha ricevuto i complimenti di tutti i cittadini che sparsi per il mondo e con nel cuore il proprio paese, possono darci uno sguardo (anche se limitato e parziale!) durante queste festività natalizie. Piccole, silenziose rivoluzioni dicevamo… perché
sappiamo di avere la libertà di poterlo fare, così come abbiamo
la libertà di poter abbassare la saracinesca e scrivere CHIUSO, perché
non abbiamo editori e non abbiamo obblighi se non quello tacitamente assunto
verso la società civile di Acri, di tenere aperto e fare del nostro
meglio. |
PUBBLICATO 24/12/2006
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