Quale futuro per piazza Purgatorio?
Vincenzo Barone
Lo slargo, che ospita il mercato settimanale, presto dovrebbe essere interessato dai lavori di ristrutturazione. L'opera (il cui costo si aggira intorno ai 6 milioni di euro), inserita nel Programma di Recupero Urbano adottato dal precedente Consiglio comunale con a capo Nicola Tenuta, verrà realizzata da una impresa costruttrice di Acri. Il progetto preliminare, redatto dall'architetto Giulia Algieri in collaborazione con l'illustre prof. Portoghesi, prevedeva la sistemazione della piazza con la realizzazione di locali da destinare ad attività commerciali. In un primo momento l'attuale amministrazione comunale guidata da Elio Coschignano aveva escluso piazza Purgatorio della vecchia proposta di Pru, approvata in consiglio comunale il 15 dicembre del 2000. Poi c'è stato un dietro front, dovuto al rischio di compromettere la realizzazione degli obiettivi previsti dall'intero Programma, per il quale si dovrebbero mettere in moto complessivamente circa 17milioni di euro. Eppure, ad Acri, la storia dei Pru ha radici lontane. Molti ritengono che proprio nell'intervento di recupero di Piazza Purgatorio è da ricercare la causa della caduta del sindaco Angelo Rocco, avvenuta nell'agosto 1999. La coalizione di centrodestra adottò un Programma nel quale furono inserite diverse opere come la riqualificazione di piazza Purgatorio, il risanamento dei fabbricati di proprietà Aterp, la riqualificazione di della piazza e del corso Matteotti e della via Amendola, la realizzazione di aree parcheggi, l'acquisizione e l'urbanizzazione dell'area Peep 3 in località Pompio e la realizzazione impianti sportivi comprendenti il Palazzetto dello sport del comparto Peep 1 in località Ronzo-Pratore. Intanto la Giunta regionale, lo scorso 3 ottobre (con deliberazione 842), inserì il Comune di Acri nella graduatoria delle proposte di Pru ammissibili a finanziamento per un importo pari a 4milioni e 116mila di euro. Nello scorso mese di dicembre, dal civico consesso fu approvata una nuova perimetrazione, che escludeva la piazza e che avrebbe permesso un nuovo coinvolgimento di risorse e di privati. Poi, si è manifestato il ripensamento, dovuto al fatto che a seguito dell'esclusione di Piazza Purgatorio poteva essere compromesso tutto l'investimento. Alla luce di questi nuovi fattori, anche il progetto stesso di sistemazione della piazza è stato rivisto. Inizialmente fu chiesto all'arch. Algieri di apporre alcune "piccole" modifiche ai suoi disegni. Poi è trapelata addirittura la notizia che il progetto esecutivo sarebbe stato redatto da altri progettisti. Nei prossimi giorni la questione Piazza Purgatorio sarà riportata alla ribalta perché i tempi si stanno accorciando. Certo è che su un intervento di così straordinaria portata, che interessano le trasformazioni dell'ambiente urbano, non dovrebbero esserci contrapposizioni. Ad ogni modo, prima che il nuovo intervento progettuale venga discusso in consiglio, sarebbe meglio coinvolgere la cittadinanza. Piazza Purgatorio è un luogo che ha una sua identità: realizzare centinaia di metri cubi di cemento armato, al solo scopo di realizzare locali commerciali, potrebbe essere costituire un colpo mortale per la sua bellezza e la utilità. |
PUBBLICATO 23/10/2006
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