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Nicola Adamo e Franco Pacenza alla giornata conclusiva della festa provinciale de l’Unità.

Cinzia Gencarelli
Foto © Acri In Rete
La manifestazione che quest'anno si è svolta nel centro presilano è stata caratterizzata nelle quattro giornate da musica, giochi, cinema, divertimento e da vari incontri politici.
Festa che nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica in Piazza Sprovieri hanno visto un susseguirsi di dirigenti locali, provinciali e regionali, tanti i tesserati ed i simpatizzanti.
Nella giornata di domenica sono giunti in città il vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo ed il capogruppo dei Democratici di Sinistra Franco Pacenza.
Il centrosinistra al governo, questo il tema del dibattito della mattinata di ieri, ma nel corso dell'appuntamento non sono mancati i riferimenti alle vicende giudiziarie che hanno interessato nelle scorse settimane e nelle ultime ore, Pacenza ed Adamo.
Un Adamo ed un Pacenza, i quali hanno ricordato le ultime vicende che li interessa in prima persona, rimarcando la volontà di far emergere i soggetti responsabili di tutta la questione.
"Già pubblicamente ho affermato - ha detto Franco Pacenza - che sono riuscito a reggere fino a questo momento, grazie alla forza della mia coscienza, essendo consapevole di non avere nulla di cui vergognarmi e, grazie alla vicinanza dei tanti compagni e della gente comune".
Tralasciando la sua vicenda giudiziaria; Franco Pacenza è ritornato sulla azione dei Ds nella Regione.
"I Ds sono stati la formazione politica che dopo la fase elettorale ha posto con responsabilità e con forza l'accelerazione del processo di cambiamento. Con fermezza non sottacciamo le contraddizioni e l'inadeguatezza che hanno caratterizzato la conduzione regionale in questi mesi. Questa valutazione è diventata comune. Bisogna cambiare passo - ha aggiunto - rafforzando l'azione riformatrice all'interno del governo regionale, con la consapevolezza del nuovo quadro politico nazionale che si sta delineando, quello di una maggiore sintonia tra la Calabria e il Paese. Tutto questo è condiviso dentro l'Unione, a partire dal presidente Loiero, al quale chiediamo coerenza in termini di consequenzialità, di accelerazione di sistema di governo. Se c'é articolazione nelle funzioni di governo e collaborazione con gli enti territoriali, si può procedere nella giusta maniera. Siamo convinti - ha proseguito Pacenza - che il vero cambiamento è un angoscia per tutta l'Unione, non siamo mai stati in una logica di governo per il governo, siamo chiamati ad un'unica grande responsabilità: quella di cambiare questa regione. Le condizioni ci sono anche se i limiti e le contraddizioni ci sono e ci sono stati. Il punto è decidere se attuare il cambiamento dando un effettiva accelerazione, migliorando e ottimizzando l'azione di governo. La coerenza in politica non è un fatto marginale, è la sostanza, e la partita non si può chiudere solo con qualche aggiustamento".
Sulla situazione politica alla Regione è intervenuto anche il componente della direzione regionale dei Ds, Pietro Medaglia.
"Noi dei Ds vogliamo un'operazione più complessiva che modifichi strutturalmente la giunta. Oggi c'é una giunta che riteniamo essere troppo pletorica. Noi vogliamo una giunta molto più snella capace di essere più operativa e che sia incentrata sulla rivisitazione di alcuni obbiettivi programmatici. Non possiamo disperderci in mille rivoli, dobbiamo mettere in moto un meccanismo di spesa efficace che vada veramente a curare lo sviluppo della nostra regione. Non abbiamo motivo di essere contro Loiero, con Loiero però vogliamo puntare a realizzare degli obbiettiv
i".
Nel corso della mattinata sono intervenuti il primo cittadino di Acri Elio Coschignano, Luigi Marrello, deputato dei Verdi.
"La nostra coalizione di centrosinistra governa il paese, la regione, la provincia e tanti comuni, a volte dai comuni arrivano segnali non responsabili - ha dichiarato il deputato Marrello - un appello è rivolto a questi centri nel recuperare i valori di responsabilità. Il fatto che governiamo regione e provincia pone una questione seria, che l'appuntamento con il governo nei territori e nelle comunità a mio giudizio non può essere più rinviata".
A concludere il dibattito il vice presidente della Regione Calabria Nicola Adamo.
"Acri, capitale della Sila, nell'ambito di un progetto di governo di crescita e di cambiamento in Calabria, dovrà assumere una funzione strategica ed anche istituzionale. Questo è un impegno che abbiamo assunto prima di chiedere fiducia agli elettori. Il problema per Acri - ha affermato il vice presidente Adamo - non la mancanza di un alto numero di opere pubbliche, ma quello di fare un intervento attraverso il quale possa essere l'esempio della correzione alla tendenza che nel corso di lunghi decenni è andata avanti in Calabria, la tendenza del totale abbandono delle realtà montane".
Altri incontri politici si sono tenuti nei giorni scorsi, quale il dibattito su "Per un nuovo welfare promuoviamo politiche amichevoli", presieduto da Maria Rosaria Coschignano, componente della consulta nazionale per l'infanzia. Incontro al quale hanno partecipato Monica Zinno, del consiglio nazionale dei Democratici di Sinistra, Graziella Battaglia, consigliere comunale di Rossano; Giuseppe Garofalo, del Coordinamento cittadino dei Ds di Acri; Nuccia Grispo, vice sindaco al Comune di Corigliano, Massimo Conocchia, dirigente dei Ds di Acri, e Franca Dosaggio, sottosegretario al welfare.

PUBBLICATO 11/9/2006

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