Lo sappiamo, non dovremmo infierire. Tuttavia…concedetecelo!
Ci sentiamo innanzitutto di manifestare tutta la nostra sorpresa: Azione giovani è tornata dall'aldilà, rivive ancora, a pochi giorni dalla nostra festa (alle volte il caso!), tumulti polemici passati. Data la qualità crediamo fermamente che sia un disperato riflesso post-mortem più che un vero e proprio ritorno alla vita…
Entrando nel merito della questione, dobbiamo far notare che i termini "assoluto" ed "indiscutibile", usati per aggettivare il "Che", non appartengono certo alla nostra cultura, mentre apprezziamo che la lotta, certo non appartenente ai mari navigati da questo fantomatico gruppo, sia, invece, virgolettata. In più un plauso: si sono accorti che il "Che" non era democratico. Bella forza: un rivoluzionario comunista!! Ce lo vedete a bussare a casa del dittatore Batista e chiedergli di andarsene "democraticamente", magari "per favore"? Guardate che quello era Oliver Twist che chiede un'altra ciotola di zuppa! Per inciso: la rivoluzione e la democrazia, normalmente, non camminano proprio a braccetto, cari giovani di AN.
Fatta questa breve precisazione terminologica passiamo al nocciolo della questione. Il nostro gruppo giovanile, come molti altri in Italia e probabilmente nel mondo, prima di trattare (male) il "Che" come una leggenda da idolatrare, ne comprende profondamente il significato nel contesto delle battaglie fatte in nome di un ideale, di una convinzione ferma di poter agire per cambiare le sorti della nostra società; in questo senso Ernesto Guevara rappresenta di certo un esempio di impegno e passione. Noi conosciamo (forse a differenza di chi, senza argomentare, cita interi passi di libri) l'impegno di Guevara nelle lotte in ogni angolo del mondo: Cuba, Bolivia, Congo, gli interventi all'ONU, ne fanno un personaggio instancabile nell'impegno di diffondere attivamente le idee in cui credeva fermamente, quali gli ideali comunisti e socialisti maturati in anni di esperienze, anche difficili. Tralasciando inoltre, dato l'interlocutore, i "dettagli" sulla produzione del "Che " in termini di scritti, spesso sottovalutati, sul marxismo-leninismo e di saggi e commenti su varie opere, ci limitiamo, in ultima istanza, a far notare che un personaggio come Guevara, pur nelle controverse vicende che lo hanno visto protagonista a Cuba, è di certo un ottimo simbolo di come un uomo possa pensare ad un mondo diverso ed adoperarsi a crearlo.
Vogliamo concludere con una nota ad Azione Giovani (o al "giovane in azione"): certo non aiuta ne arricchisce il clima politico acrese con uscite simili, utili forse a gettare fango e delegittimare, prima ancora che un personaggio, la nostra organizzazione e la nostra attività. Ma il fallimento è l'unica reliquia di questo tiepido e squinternato tentativo. Ciò nondimeno il nostro rammarico è sincero nell'assistere a come tali forze vadano sprecate in una maniera tanto subdola: costoro potrebbero impegnarsi piuttosto a ideare soluzioni per rendere un po' migliore il nostro paese. Allora potremmo forse apprezzare lo sforzo, piuttosto che assistere divertiti a simili evacuazioni.
Noi, fieri dei nostri ideali prima ancora che dei simboli che essi riempiono, continuiamo per la nostra strada, impegnandoci, lottando, per poter fare bene per il paese e per i giovani di Acri.