Prima la decisione di far tenere il mercato settimanale del sabato, per due volte al mese, all’ interno dell’ area pedonale di piazza Sprovieri, ora il grottesco provvedimento di affittare a privati la sala delle colonne del palazzo dei principi Sanseverino e dei nobili Falcone, di proprietà comunale dal 1978, per organizzare banchetti, matrimoni e feste private.
Questa amministrazione non finisce di stupirci con atti che hanno dell’ incredibile. L’area pedonale da salotto a mercato, il seicentesco palazzo da sede della cultura a sala ricevimenti.”
E’ il consigliere dell’ Udc De Vincenti a sollevare una questione di cui ancora pochi sono a conoscenza. Ma storce il muso anche la società civile, quella più attenta e sensibile, che è pronta a farsi sentire.
L’atto con il quale si è deciso ciò risale allo scorso diciannove aprile e si tratta della delibera di giunta n° 102. Dietro corrispettivo di 1500,00 euro, da versare sul conto corrente del comune almeno una settimana prima l’evento, un privato può chiedere di usufruire dell’ ampia sala delle colonne posta al piano terra dell’ imponente palazzo. Sarà cura del richiedente l’allestimento e la pulizia della sala.
Il regolamento di tale atto, si legge nelle delibera, sarà letto, discusso ed eventualmente approvato in consiglio comunale. Ciò, invece, non è avvenuto e la prima festa è in programma tra qualche giorno. Si tratterebbe di un matrimonio.
Il palazzo ospita il museo Vigliaturo, la sala consiliare, la sala convegni “G.B. Falcone” e l’ ufficio comunale dei servizi sociali. La costruzione risale al 1700, fu acquistato dal comune nel 1978 ed è stato finito di ristrutturare nel 2001. Dal 1985 è dichiarato bene monumentale. Proprio qualche settimana fa è stato distribuito dalla Fondazione Padula l’ultimo lavoro letterario dello storico locale Giuseppe Abbruzzo sul nobiliare Palazzo. Oltre pagine di inediti racconti e foto.