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Consiglio Comunale. Gencarelli come Isabella di Castiglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia!

Luigi Chimento
Foto © Acri In Rete
Dopo l'autosospensione da Forza Italia è arrivata l'ufficializzazione del passaggio a Italia dei Valori. Angelo Gencarelli 1956 ha formalizzato in Consiglio quello che già era nell'aria da diverso tempo.
"Desidero comunicare - ha detto Gencarelli - la mia adesione a Idv e la creazione del nuovo gruppo consiliare. Lascio Forza Italia per motivazioni interne al partito e aderisco a Idv rappresentato in Calabria dal Consigliere regionale Maurizio Feraudo. Il mio atteggiamento nei confronti della Giunta e del Consiglio sarà di attenzione".
Alla dichiarazione di Gencarelli è seguita la lettura di un documento firmato da Ds, Pdci, Sdi, Margherita, Ulivo per Acri, Rc ed Udeur nel quale si afferma che "la maggioranza uscita dal voto popolare non può subire modificazioni" e che "la volontà degli elettori deve essere rispettata".
Dalle dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza è stato avvalorato quando detto col documento del Coordinamento di centrosinistra. Soddisfazione perché nuove forze si apprestano a condividere il programma politico amministrativo, ma, anche condanna ferma per i cambi di casacca, antitetici al mandato concesso dagli elettori. In particolare, Pettinato e Manes hanno espresso una sorta di giudizio valoriale sulla scelta di Gencarelli, che - pur ammissibilissima dal punto di vista politico come insegnano vicissitudini regionali e nazionali - non risponde ai criteri di eticità, che, imporrebbero, nel momento in cui si rigetta la coalizione ed il partito con i quali si è stati eletti, le dimissioni. Una maggioranza quindi paladina di un modo di fare politica trasparente fino in fondo, che si auspica una legislazione nazionale che finalmente vieti i cambi di opinione in corso d'opera. La minoranza ha evidenziato i limiti di una maggioranza definita litigiosa, frammentata e timorosa di perdere peso specifico in ognuna delle sue parti. De Vincenti ha parlato di una situazione Pirandelliana, nel quale non si è più se stessi e si recita a soggetto. Il coordinatore della minoranza ha chiesto lumi sulla posizione di Gencarelli - quando il regolamento lo prescrive, sarà enumerato da maggioranza o da minoranza? - insistendo molto per ottenere il parere del Presidente del Consiglio. Sulla questione. Cozzolino si è divincolato appellandosi alla "maturità" di Gencarelli, il quale - riprendendo la parola per esplicare la sua posizione - punzecchia i suoi nuovi compagni di scranno parlando di "una maggioranza apprensiva che usa la forza quando si potrebbe usare l'intelligenza" e preannuncia la sua astensione nel voto sul Bilancio d'esercizio 2005. Encomio da parte dell'ex forzista - che si paragona sarcasticamente a Isabella di Castiglia - nei confronti dell'Assessore di Idv, Oliva.
Morrone
parla del documento del Centrosinistra da intendere come "un segnale di compostezza, serietà ed onestà verso tutto il paese e verso l'elettorato" rispedendo al mittente le accuse di divisione che ci sarebbero nella maggioranza che, "è uscita rafforzata dalla questione Gencarelli e dimostra ancora una volta la capacità di discutere democraticamente". Il segretario provinciale del Pdci, rivendicando la sua storica attenzione da "comunista" nei confronti delle classi più deboli, ha espressamente chiesto alla Giunta, onde evitare vertenze legali, di pagare direttamente le somme maturate dagli operai dell'ex Fondo Sollievo col Tfr. Gli interventi dei consiglieri sono stati la chiosa alle lunghe relazioni degli assessori, lette, in molti momenti per il solo piacere del pubblico radiofonico e degli sparuti uditori presenti in sala. Consueti e diversi i temi dibattuti. Manes, ora che la questione 660 è di pertinenza diretta della Provincia, replica a Tenuta precisando che se i tempi si allungano per la 660, è dovuto alla gestione scellerata dell'Anas in tempi di regnanza del centrodestra. Ecumenico l'ingegnere comunista Pettinato, secondo cui, occorre accelerare i tempi per la statale istituendo un tavolo di lavoro a cui dovrebbero contemporaneamente sedere Oliverio, Trematerra, Feraudo e quant'altri. Roba da Manuale per lo Sviluppo del Territorio.

PUBBLICATO 13/7/2006

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