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Comunicato stampa Democratici di Sinistra di Acri.

Democratici di Sinistra - Acri
Foto © Acri In Rete
I Democratici di Sinistra di Acri prendono atto con soddisfazione dell'evolversi positivo dell'annoso problema della ss 660 e della Sibari-Sila, l'individuazione della Provincia di Cosenza quale ente attuatore degli interventi previsti, a seguito delle difficoltà dell'Anas a farsi carico della realizzazione delle opere per problemi finanziari, segna il passaggio dai sogni irrealizzabili, profusi a piene mani negli anni scorsi dalle amministrazioni di centrodestra, alla concretezza di interventi realistici e fattibili, importante passo in avanti verso la realizzazione delle infrastrutture.
Il tentativo dell'UDC di addossare ad altri l'inconcludenza della propria parte politica e di spacciarsi per disinteressati ed altruisti è patetica e di mera propaganda; i fatti dicono che cinque anni consecutivi di amministrazione comunale e di governo regionale e nazionale di centrodestra non hanno sortito alcun risultato concreto; che i venti milioni di euro della Regione Calabria, per la ss 660, sono fondi comunitari e sono i soli realmente esistenti, mentre l'Anas non ha mai stanziato fondi per la stessa, si è solo impegnata a reperirli, cosa che adesso ha ufficialmente ammesso di non poter fare per le limitazioni imposte all'azienda dalle leggi del governo Berlusconi, il che ufficiosamente già si sapeva da più di un anno e che dimostra la gestione irresponsabile della cosa pubblica a cui l'UDC ha dato sempre il suo pieno appoggio.
I ritardi non sono colpa quindi della proposta di cambio di tracciato avanzata dall'amministrazione Coschignano (nessuno poteva impedire all'Anas di iniziare i lavori quando e dove voleva, se lo voleva), ma dell'impraticabilità e demagogia delle proposte avanzate dal centrodestra (non si realizza senza progetto e con 20 milioni un'opera che ne richiede almeno cento ed anni di progettazione).
A proposito di Sibari-Sila, invece di ricercare primogeniture che si perdono nella notte dei tempi, qualcuno dovrebbe spiegarci che fine hanno fatto i 240 milioni di euro "prontamente spendibili" che si sbandieravano sui muri di Acri e nei tanti convegni a firma UDC nel 2001-2003, erano "sogni diventati realtà" dicevano i locali emuli di Berlusconi, ora i cittadini di Acri ne hanno visto la vera consistenza.

PUBBLICATO 29/6/2006

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