“Non condivido né mi convincono le argomentazioni con cui il centrodestra, e per quel che mi riguarda Forza Italia, sostiene, in vista del referendum costituzionale di domenica prossima, le ragioni del SI.
Una corretta e oggettiva valutazione degli effetti della riforma costituzionale approvata nella scorsa legislatura, che sia realmente sganciata dall’intento che muove Berlusconi e Bossi, non può prescindere dalla valutazione degli effetti devastanti che l’approvazione definitiva della devolution determinerebbe sulle regioni più deboli e, dunque, sulle regioni meridionali ed in particolare sulla Calabria”.
E’ quanto ha affermato il Consigliere di Forza Italia al Comune di Acri Angelo Gencarelli che prende le distanze dalle indicazioni che vengono dal suo partito. “Un appuntamento di così vitale importanza – prosegue Gencarelli - non può essere utilizzato per rivincite elettorali, rispetto alle quali assume una dimensione completamente diversa. Oggi il partito in cui milito vive, peraltro, una fase difficile che si ripercuote anche nella sua organizzazione territoriale periferica. Ciò finisce con l’incidere negativamente soprattutto nei confronti di coloro, come me, che operano ai livelli istituzionali più a stretto contatto con i cittadini”. “Il senso di responsabilità che mi contraddistingue – conclude Gencarelli - mi suggerisce a non vivere questa fase di disagio con ipocrisia e mi induce ad un gesto di lealtà nei confronti sia dei miei elettori sia, innanzitutto, del partito nel quale sono stato eletto e verso coloro che a livello regionale sono stati sempre i miei autorevoli punti di riferimento, verso i quali continuerò a nutrire quella stima e quella gratitudine che mai verranno meno. Per questo ritengo opportuno autospendermi da Forza Italia, prendendo le distanze anche dalla coalizione di centrodestra non ritenendo più sussistenti i motivi che mi avevano indotto a condividere un percorso politico che si è rivelato poco aderente ai miei convincimenti e ai miei ideali”.