Due argomenti in discussione più lavoro e più sicurezza.
Piero Cirino
Nel primo caso si tratterà di intercettare soluzioni per cercare quantomeno di limitare i danni di una disoccupazione dilagante, soprattutto giovanile. Ad Acri vi sono percentuali, in tal senso, da brividi. Negli ultimi anni il problema è molto accentuato soprattutto in ambito intellettuale. Se da un lato infatti sono aumentati i giovani che sono riusciti a conseguire un diploma o una laurea, dall'altro per lavorare, nella maggior parte dei casi, hanno dovuto emigrare. La scelta di convocare su questo tema un consiglio comunale va letta come la volontà di ragionare insieme, forze politiche, sindacali, di categoria e semplici cittadini, per capire come si possa intervenire in modo efficace per rimuovere questa condizione di difficoltà. Nello specifico, sarà il merito della discussione a dire se questa occasione si trasformerà in un mero esercizio dialettico, utile solo a fini accademici, oppure se potrà essere l'avvio di una nuova fase. Nella medesima riunione si parlerà anche di ordine pubblico. E' un tema ripreso sempre più spesso da queste parti. In questo caso è anche l'opportunità di fornire un contributo al più ampio dibattito successivo all'assassinio del vice-presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno. Nell'ambito locale a preoccupare sono soprattutto alcuni fenomeni che riguardano il mondo giovanile. L'aumento del consumo di bevande alcoliche non si limita infatti solo ad aspetti sociologici, ma anche più concreti. Vi è poi l'annosa questione del rapporto tra la presenza delle forze dell'ordine su un territorio così vasto. L'organico della caserma dei carabinieri è da più parti giudicato numericamente insufficiente a coprire una superficie di oltre duecento chilometri quadrati. A sollecitare la trattazione di questo tema sono stati anche i due incidenti che hanno, in contemporanea, insanguinato la vigilia della festa del Beato Angelo. Le morti di Angelo De Bernardo e Cristian Irasoc, in due diverse circostanze, hanno infatti prevedibilmente causato una vasta ondata emotiva. Non vi sono al momento elementi tali da inserirle, in ogni caso, nel più complessivo problema dell'ordine pubblico ad Acri. |
PUBBLICATO 16/11/2005
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