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Vetro, oro e dipinti Vigliaturo alle "Muse".

Il Quotidiano della Calabria
Foto © Acri In Rete
Quando le potenzialità artistiche si fondono, nascono nuove espressioni creative che racchiudono il genio dei diversi autori.
Così, la mostra "Arlecchino e la torre di Babele", inaugurata lo scorso 14 ottobre alla Galleria "Le Muse" di piazza S. Teresa, non solo regala lo spirito pittorico e scultoreo di Silvio Vigliaturo, ma apre una finestra su una diversa manifestazione dell'arte calabrese. L'idea è della gallerista, Miriam Peluso, che ha inteso mettere insieme tre artisti diversi per dare corpo ad un unicum che si esprimerà attraverso le diverse loro opere.
Nasce così la collezione di gioielli che sposa l'antica sapienza dell'orafo G. B. Spadafora con il fascino del vetro lavorato da Vigliaturo, già esposti al vernissage in un trionfo di forme e colori.
Prenderà corpo per questo la linea di arazzi che il maestro Domenico Caruso realizzerà, a tiratuta limitata, su opere dell'artista di Acri. Tutto questo mentre un'altra interessante novità si prepara: proprio nel suo centro natale sarà infatti inaugurato in novembre il "Museo Vigliaturo", di cui sarà direttore artistico il figlio Valerio.
Silvio Vigliaturo, calabrese formatosi alla scuola del vetro di Chieri (To) dove risiede dall'età di 13 anni, è artista conosciuto e apprezzato a livello internazionale e proprio da uno dei suoi numerosi viaggi in Usa nasce la mostra: fu infatti all'indomani dell'attentato di New York che la riflessione artistica lo portò a concepire un percorso pittorico lungo l'uomo occidentale (l'Arlecchino servitore di due padroni) e la sua incapacità di comunicare (la torre di Babele) con chi ha fede e cultura diversa. Analisi che è divenuta la brillante rassegna di quadri, che rimarrà allestita fino al 14 novembre nella mostra inaugurata dal sindaco di Acri Elio Coschignano, dal critico Gregorio Viglialoro, da G.B. Spadafora, Domenico Caruso, Umile Peluso.
Forme, colori e pensieri espressi attraverso l'arte personalizzata del vetro, lavorato secondo tecniche elaborate dall'artista, e quella, altrettanto unica, della sua pittura.

PUBBLICATO 27/10/2005

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