In un recente articolo apparso in rete, i giovani UDC ritornano sulle accese vicende dell’ultimo Consiglio Comunale con modi e contenuti che preferiamo non etichettare.
I giovani virgulti si dicono risentiti per l’espressione “ignoranti” più volte ripetuta dal Sindaco rivolto ad alcuni esponenti dell’opposizione.
Ora - posto che ignorante nell’accezione letterale del termine sta ad indicare semplicemente colui che ignora cioè che non è a conoscenza di alcune cose - il Sindaco stesso ha precisato che l’uso di quel termine tendeva a dare un’ interpretazione benevola dell’atteggiamento dell’opposizione, che lo portava ad escludere malafede e tant’altro.
La cosa più curiosa di tutto l’articolo è il fatto che i giovani UDC preferiscono furbescamente non entrare nel merito della vicenda, ossia del motivo che ha portato il Sindaco ad usare quell’espressione, così come sorvolano sul fatto che, di fronte alle controdeduzioni del primo cittadino, l’opposizione non abbia minimamente replicato ed era difficile farlo di fronte all’evidenza delle cifre ed alla citazione di delibere.
Ora è naturale che quando si viene colpiti nel vivo si reagisca, ma conviene farlo con argomenti e con dati.
Quando si cerca di attaccare un qualcosa alterando dati e cifre, il rischio è che il giochetto delle tre carte venga alla luce. Una volta scoperti ci si poteva comportare in due modi: ammettere di essersi sbagliati, dando esempio di grande maturità, o tacere. Anche quest’ultmo atteggiamento è legittimo. Ciò che denota una scarsa furbizia è il ritornare su un campo minato e, cosa ancora più grave, affidare il compito a degli artificieri armati solo di tanta buona volontà.
In definitiva ci piacerebbe che i giovani UDC o chi per loro ci spiegassero il deficit dell’estate acrese di 188.000 euro nel 2002, 120.000 euro nel 2003 e 95.000 euro nel 2004. Restiamo in attesa di una risposta.
Nell’eventualità che le nostre domande non venissero soddisfatte, preferiremmo imputare il tutto a pura ignoranza.