Opinione Letto 1242  |    Stampa articolo

Il Sindaco filosofo “dell’ignoranza”.

Movimento Giovani Udc
Foto © Acri In Rete
Tutelato da una copertura lessicale famosa, il Sindaco di Acri Elio Coschignano pavoneggia spavalderia da giovane rampollo appena approdato alla politica e convinto di essere nel giusto.
Nel Consiglio Comunale di venerdì 21 Ottobre, alla vetusta terminologia politica si aggiunge un altro aggettivo: "Ignoranti", che sorpassa in un solo Consiglio Comunale anni ed anni di locuzioni storiche quali: sinergia, potere contrattuale, Civico Consesso, demagogia, populismo e legalità.
Aggettivo ripetuto talmente tante volte, che chiunque l'abbia ascoltato si è sentito un po' ignorante; e per chi avesse qualche dubbio, il Sindaco lo ha rimarcato più volte e ad alta voce:
I G N O R A N T I !
Ebbene, se si dicesse a taluno: Sei triste.
E poi ancora: Sei triste.
E di nuovo: Sei triste.
Quel taluno, nonostante la bontà lessicale dell'aggettivo, ci manderebbe a f...……………..unghi.
E' evidente la "furbizia politicamente scostumata" del primo cittadino, che evitando a suo dire altri termini che avrebbe voluto usare nei riguardi della minoranza, quali mala fede e sciocchezza, ha preferito questa forma, secondo lui, più elegante per sottolinearne forse la disattenzione.
La minoranza politica del Consiglio Comunale, attonita, non ha reagito, come chi non reagisce di fronte ad un'offesa gratuita ed inaspettata.
Infervorata dall'atteggiamento del Sindaco, senza discernere il giusto dal non giusto, la maggioranza ridacchiava, fino a quando un Consigliere della maggioranza stessa si è alzato e dicendo: "Sindaco sono ignorante pure io, Segretario lo metta a verbale!" e lì il ridacchiare si è trasformato in ghiotte risate di soddisfazione.
E allora, se il mandato dei nostri rappresentanti è quello di dare il buon esempio ai cittadini ed alle nuove generazioni, bhé meglio ignorarci a vicenda!
Per affermare la valenza delle proprie dichiarazioni non serve offendere l'interlocutore ma convincerlo e convincere chi ascolta.
Pur non entrando nel merito della questione da cui è scaturito l'atteggiamento del Sindaco, qualunque fosse il contendere non giustifica l'offesa implicitamente nascosta nell'uso indiscriminato dell'aggettivo "ignoranti" che nell'immaginario comune ha un senso ben determinato.
Pertanto diffidiamo il Sindaco dall'utilizzare, se non en passant, furbeschi aggettivi mascherati di genuinità e di trasparenza.
Il non aver "peli sulla lingua" non significa dimenticare il galateo politico.
Le Istituzioni sono una cosa seria e la forma ne è la sostanza.
Caro Sindaco Le ricordiamo che Lei dovrebbe rispecchiare la cittadinanza, tutta.

PUBBLICATO 26/10/2005

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

News  |  LETTO 3026  
Il presente vivente!
Anche questo anno il presepio vivrà in quel di Padia, precisamente alla scuola elementare del centro storico, il 2 gennaio alle ore 17.00.
Leggi tutto

Foto  |  LETTO 2824  
Momenti di Natale.
Il presepe nella tradizione popolare acrese.
Leggi tutto

Opinione  |  LETTO 2723  
Viva l'Italia!
L'Anas ha scaricato una decina di giorni fa, su di uno slargo della ss 660 a fianco della ormai famosa "baracca dei guardiani della frana", un'intera camionata di sale.
Leggi tutto

News  |  LETTO 2334  
"Calabria Cinema in Bianco e Nero".
Inizia oggi la rassegna "Calabria Cinema in Bianco e Nero" patrocinata dalla Provincia di Cosenza, legata al 1° premio cinematografico "Amedeo Nazzari".
Leggi tutto

News  |  LETTO 2985  
Quel ristorante diventato preda delle celebrità.
Sono tanti nella storia di Acri gli atti di generosità di quanti hanno abbandonato la città in cerca di fortuna altrove.
Leggi tutto