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Colpo di mano!

Massimo Milordo
Foto © Acri In Rete
"E' in gioco la democrazia". Cosi Romano Prodi oggi su Repubblica.it commenta l'ennesimo mini - colpo di Stato che il governo Berlusconi sta attuando in questi giorni.
Invece di presentare e portare in Parlamento la Finanziaria, cosa tra l'altro molto importante, il Presidente del Consiglio si preoccupa di stravolgere il sistema elettorale. Forse perché si ha paura di perdere le elezioni?
La legge elettorale attuale è stata sancita dal popolo in ben due referendum. Quindi non c'è motivo razionale per modificarla a pochi mesi dalle elezioni. E poi una riforma cosi importante che stabilisce le regole del gioco, dovrebbe essere scritta ed approvata a larga maggioranza, quindi con buona parte dei consensi dell'opposizione. Ma cosi non è. Infatti, possiamo fare un veloce resoconto su chi, probabilmente, trarrebbe vantaggio da questa riforma.
La cosa più importante di questa proposta di legge è lo sbarramento al 4%. Ciò significa che tutti i voti espressi in favore dei partiti che non raggiungeranno questa soglia, non serviranno a nulla.
Dalle passate elezioni si evince che nella CdL tutti o quasi i partiti che ne fanno parte raggiungono il 4%, mentre, nel centro - sinistra Sdi, Verdi, Pdci, Udeur, Italia dei Valori rischiano seriamente di non farcela. E qui scatta l'altra "magagna"!
Nella nuova riforma si vuole inserire un cosiddetto "premio di maggioranza" a favore della coalizione di partiti che prevale sull'altra.
Facciamo un esempio per essere più chiari. Supponiamo che alle prossime elezioni, l'Unione raggiunga il 51% dei consensi, mentre la CdL il 46%.
Vittoria del centro - sinistra? Non esattamente.
Se,come detto prima, Sdi, Verdi, Pdci, Udeur, Italia dei Valori, non raggiungono il 4% presi singolarmente,non vengono conteggiati per i seggi in Parlamento,quindi se insieme danno un apporto all'Unione del 7%,questo deve essere sottratto al 51% di tutto il centro - sinistra.
Quindi: Unione 44% - CdL 46%!
E' incredibile ma nonostante il popolo voti per una coalizione, governerà l'altra.
Ecco le "magie "del nostro caro Presidente operaio!
L'Unione già da martedì non si è presentata in Parlamento per far mancare il numero legale e bloccare i lavori, ed inoltre presenterà poi 500 emendamenti per cercare di recuperare tempo.Sono gli unici mezzi legali che si possono usare. Spero che a tutto ciò si aggiunga la voce del popolo nelle piazze ed anche l'intervento del Capo dello Stato affinché una legge cosi subdola non venga promulgata.

PUBBLICATO 14/9/2005

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