I pochi mesi di amministrazione della giunta Coschignano non regalano nessuna svolta politicamente epocale. sembra più che altro un processo politico continuativo e per alcune parti complementare rispetto al precedente governo comunale.
I punti su cui ha fatto fulcro l'intera campagna elettorale della sinistra acrese focalizzavano in particolare alcune situazioni politiche poste in essere dalla giunta Tenuta e fortemente criticate dalle stesse opposizioni. Tra queste situazioni ricordiamo: l'isola pedonale, Acrinscena, occupazione e viabilità.

- Acrinscena e isola pedonale.
Per quanto concerne l'isola pedonale e Acrinscena nulla di nuovo. Solo qualche attraversamento abusivo in automobile di compagni poco attenti o chimicamente distratti.
Solo il nome:"Amphiteacri", con un preciso richiamo ad antiche ed evolute civiltà d'oltre mare ben lontane dal modello-tipo comunista. E allora "l'inesistente cultura" delle passate manifestazioni lascia posto ad un cartellone culturalmente impegnativo( si veda Bennato con la sua famosa "sono solo canzonette").

- Occupazione.
Sull'occupazione............ l'oblio delle memorie comuni.
Potremmo però allietare la mente con la costituzione del binomio sinistra-occupazione. Il ricordo capta diverse soluzioni, tra le quali: occupazione abusiva di fabbricati (caso Bologna), l'occupazione abusiva di scuole (caso Genova), occupazione abusiva di piazze (caso Acri, quando l'attuale consigliere Pettinato ostacolava eroicamente col proprio corpo l'avanzare della ruspa - antico nemico borghese - in piazza Annunziata ed ora attonito subisce le decisioni del Sindaco in materia).

- Viabilità.
La viabilità è l'unico campo in cui la sinistra vuole segnare un incisivo cambiamento. Lo fà non spendendo soldi già erogati per progetti già approvati, ma sprecandone altri in studi di fattibilità rischiando di perdere l'ultimo treno utile per il futuro di Acri.
Ma questo futuro è sereno, prospero e ricco d'opportunità; una speranza nasce volgendo lo sguardo sul livello qualitativo dei singoli consiglieri comunali di maggioranza (e non solo quelli) e sulle professionalità della nuova giunta (fatta un'unica eccezione), la speranza nasce si, ma nasce morta!